La Malattia MIP-C, sta facendo tremare il mondo. Una nuova patologia autoimmune venuta alla ribalta come malattia connessa al Covid la Mip-C, si può sviluppare, infatti, in persone che hanno contratto il virus Sars-Cov-2.
Rappresenta una sfida significativa per la comunità medica a causa della sua complessità e della difficoltà nella diagnosi e nel trattamento. Scoperta da un ricercatore dell’Università della California di San Diego, insieme a suoi colleghi dell’Università di Leeds nel Regno Unito.
Mip-C sintomi, cause e rischi della nuova malattia
Le cause precise della MIP-C non sono completamente note, ma si pensa che una combinazione di fattori genetici e ambientali contribuisca allo sviluppo della malattia. Alcuni dei principali fattori di rischio includono, però, l’aver contratto il virus Sars-Cov-2, il Covid per intenderci.
Le infezioni ripetute possono causare danni cronici ai polmoni e portare, dunque, alla comparsa di questa malattia, per queste ragioni la Mip-C si ritiene sia connessa al Covid-19. C’è anche la predisposizione genetica a favorire la comparsa della patologia. Avere una storia familiare di malattie polmonari può, senza ombra di dubbio, aumentare il rischio. Le stesse malattie autoimmuni sono un fattore di rischio per la malattia polmonare.
La comunità scientifica e tutto il mondo, comunque, trema dinanzi a questa nuova minaccia per l’umanità. Lo studio rivela come su 60 casi della malattia siano stai 8 i decessi. Lo studio è pubblicato sulla rivista eBioMedicine, del gruppo Lancet.
Long Covid una condizione capace di mietere ancora vittime
Per gli esperti, insomma, chiunque abbia contratto il virus del Covid, anche in forma lieve, potrebbe manifestare questa forma di dermatomiosite anti-MDA5 positiva, la nuova malattia Mip-C insomma. I sintomi di questa malattia sono, naturalmente, già noti ai medici, molto di meno ai pazienti e alla plaeta di persone a rischio. L’infiammazione dei polmoni è, ovviamente, l’ultimo stadio della malattia.
Questa, però, può manifestarsi con sintomi quali eruzioni cutanee, l’infiammazione muscolare e il vasospasmo. Quest’ultimo è un fenomeno caratterizzato dall’eccessivo e, quindi, anomalo, restringimento dei vasi sanguigni. Questo di solito si manifesta di più in condizioni stimolanti quali ad esempio lo sbalzo di temperatura e le emozioni intense. Inutile sottolineare che una volta raggiunti lo stadio dell’infiammazione polmonare, questo può rivelarsi fatale.
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano, nel commentare lo studio dei ricercatori sottolinea come il coronavirus abbia avuto ed ancora, tutt’oggi, mille volti. Pregliasco spiega come: “l’autoimmunità che può scatenare sia un altro dei tanti problemi di quella condizione che chiamiamo Long Covid”.
