Attento al Drink che bevi | In arrivo una nuova tassa. Pazzesco

Dare una mano alle famiglie cercando anche di convincere i ragazzi a bere quante più poche bevande zuccherate possibili. In che modo?

Una nuova tassa sta per entrare in vigore ed assumerà un nome molto particolare: “Sugar Tax”. Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta.

Bevanda zuccherata? No grazie | In arrivo una nuova tassa
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Entrerà in vigore fra qualche mese ma già sta suscitando polemiche.

In arrivo una nuova tassa

C’è chi l’ha indicata come un’agevolazione per le famiglie, chi invece l’ha vista semplicemente come una continua lotta alle bevande zuccherate ed edulcorate che fanno male per davvero. Come la si vuol chiamare o da che parte schierarsi, una cosa è certa: contro di loro e contro i loro effetti sul nostro organismo, bisogna combattere.

E, dal prossimo 1 luglio, ci pensa anche il Governo a dare una mano, facendo nascere una nuova tassa ad hoc, dal nome “Sugar Tax”. In cosa consisterà? Si tratta di una nuova tassa introdotta già nella legge di Bilancio del 2020 e che in molti, visti i suoi continui rinvii, pensavano non venisse mai applicata. Ed invece no.

Eccola qui rispuntare e d entrare ufficialmente in gioco a partire dal prossimo 1 luglio 2024. La “Sugar tax” ha un compito molto particolare: è un’imposta correttiva che serve a disincentivare l’acquisto e il consumo di determinati prodotti e, anche, a scoraggiare il consumo delle bevande analcoliche edulcorate.

Bevanda zuccherata? No grazie | In arrivo una nuova tassa
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Cos’è la “Sugar Tax”

All’inizio, questa tassa doveva entrare in vigore all’inizio del 2022, poi è stata spostata ad inizio 2024 e, infine, data ultima ed ufficiale, il 1 luglio. Ma in cosa consiste nel dettaglio? È una tassazione che cambia, ad esempio per i prodotti finiti, si passa a 5€ ad ettolitro invece che 10€. O ancora, per i prodotti utilizzabili con diluizione, si passa a 0,13€ per kg.

Sono state fatte anche delle analisi in merito a ciò che potrebbe accadere dopo l’entrata in vigore di questa nuova tassa. Le vendite di bevande analcoliche in Italia subirebbero un calo del 15,6% solo nei primi due anni. Possibile? Il tutto è da vedersi e verificarsi sul campo.

Allo stesso tempo, quanto saranno contenete famiglie e imprese? Difficile dirlo: aspettiamo la sua applicazione per trarne, poi, delle dovute quanto efficaci conseguenze.