Spesso li vediamo lì, in Piazza San Pietro o, comunque, sempre nelle vicinanze del Papa e ovunque lui si trovi. Ma non escono mai dalle mura vaticane.
Hanno una divisa molto particolare e, al tempo stesso, anche molto colorata. Stiamo parlando delle Guardie Svizzere, un corpo molto particolare.
E proprio ieri, in Vaticano, hanno giurato 34 nuove reclute. Conosciamo insieme questo corpo vaticano.
Chi sono le Guardie Svizzere?
Sono loro l’esercito del Santo Padre: un esercito armato solo di lancia e non di certo di pistole o fucili. Stiamo parlando del corpo delle Guardie Svizzere, a difesa e a protezione del Papa. Sono figure che siamo abituati a vedere ogni qualvolta il Pontefice si muove in Vaticano o, dall’altro lato, è presente ad udienze pubbliche.
Sì, loro rappresentano una sorta di sua protezione ma, se ci pensiamo bene, qual è il loro ruolo? Prima di parlare di ciò, è necessario specificare che si tratta di un corpo che, continuamente, si rinnova e vede l’ingresso (quanto anche l’uscita) di reclute. E proprio ieri, ben 34 nuovi guardie hanno giurato fedeltà al Papa nel cortile di San Damaso in Vaticano.
Un’occasione quanto un rito molto particolare. È proprio nella loro formula di giuramento che si specifica “di proteggere e difendere il Papa in carica e tutti i suoi legittimi successori, anche a rischio della propria vita, come hanno fatto in passato gli antenati”. La cerimonia è avvenuta alla presenza del rappresentante del Papa, monsignor Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
Lo dice la parola stessa: “guardie svizzere”. In realtà, la maggior parte di loro è di origine tedesca, anche se, fra coloro che hanno dato giuramento ieri, sono presenti anche due italiani e due francesi. La loro caratteristica, però, è che siano tutti di origine svizzera.
Il loro giuramento al Papa
La curiosità è d’obbligo: perché è nato questo speciale corpo di guardia? Da cosa doveva difendersi il Santo Padre? Era il 22 gennaio del 1506 quando il Pontefice Giulio II istituisce questo corpo per difendere la sede papale. Il Papa decise di circondarsi di guardie scelte per proteggersi dai suoi avversari e da tutti coloro che, per svariati motivi, volevano attaccare la Santa Sede e lui stesso. Ma è stato grazie ad un canonico svizzero, il 9 settembre 1506 nel cantone di Zurigo, furono arruolati i primi 150 soldati.
Da lì in poi, tutti i Pontefici si sono dotati “dei servigi” della guardia svizzera. Quali sono i loro particolari compiti? Lo dicevamo all’inizio, quello della difesa del Papa, ma anche della vigilanza, della sicurezza e della protezione del Papa all’interno del Palazzo Apostolico e della Città del Vaticano e durante i suoi viaggi, oltre che dei servizi d’onore durante le udienze e i ricevimenti.
Ciò che li contraddistingue da tutti è il colore della loro particolare divisa, tre colori: giallo, blu e rosso. Un significato particolare per ciascuno: il blu e il giallo sono i colori dello stemma della famiglia di Papa Giulio II, colui che le ha istituite. Il rosso, invece, viene dallo stemma di Papa Clemente VII, della famiglia Medici. Non hanno armi, se non una lancia, detta alabarda.
Figure molto particolari che vale la pena di conoscere.