Le ristrutturazioni di casa sono al centro dell’attenzione del Governo e non solo. una vera e propria stretta sta per esser portata avanti, anche per cercare di regolare al meglio questo tipo di settore.
L’attenzione, però, questa volta è posta al mondo delle imprese che devono avere tutto in regola prima di poter dare avvio ad una ristrutturazione.
E se così non fosse? Cosa rischia il proprietario di casa? Cerchiamo di capirne qualcosa in più insieme.
Lavori edili in casa: a cosa fare attenzione
Non possiamo negarlo: la piaga del lavoro nero e delle morti sul lavoro è qualcosa che avvilisce e che fa decadere il nostro Paese verso un senso pieno di inciviltà. Come fare per poter porre rimedio a tutto questo? Tante potrebbero essere le leggi e le regole da creare ed applicare, ma quante effettivamente sarebbero poi valide e salvaguarderebbero la vita dei lavoratori stessi?
Una delle attenzioni più immediate è proprio quella verso il lavoro edile. Tante sono le ristrutturazioni che, in questi ultimi anni, sono state fatte a case, facciate di palazzi (efficientamenti energetici compresi) grazie anche alla presenza di Bonus e Superbonus vari. Allo stesso tempo però, ciò che ci domandiamo è: ma quanta effettiva attenzione è stata posta alla sicurezza dei lavoratori?
Tutte le ditte avevano esattamente tutto in regola come denota la legge? E proprio su questo punto che arriva la stretta, così come analizza anche il quotidiano “Il sole 24ore”. Proprio sugli appalti privati, prima del pagamento del saldo finale, si abbassa la soglia di importo complessivo per la verifica di congruità, in assenza della quale scatta una multa compresa da 1000 a 5000 euro a carico del committente, che si è rivolto all’impresa di costruzioni.
Scattano le multe per il lavoro in nero
Questa è una delle novità del DL Coesione e con la sua entrata in vigore è il committente che deve verificare che l’impresa sia regolare ed abbia regolarizzato le posizioni che, precedentemente, non lo erano, pena l’applicazione di una multa. Per chi non rispetta questa nuova norma, è stata introdotta una multa da 1.000 a 5.000 euro a carico del committente.
Questa nuova regola e normativa ha lo scopo di combattere il lavoro nero a partire proprio dai piccoli lavori edili in casa dove, molto spesso, la manodopera è fittizia e irregolare. Questo decreto incrementa del 10% l’importo della sanzione prevista in caso di impiego effettivo di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione della creazione di un rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro privato.