Autostrade cambiano le regole, dunque, grazie al decreto del ministero delle infrastrutture di concerto con il Ministero dell’Ambiente.
Il decreto che aveva incassato il parere favorevole dalla Conferenza unificata, lo scorso 24 marzo, ora entra nel vivo con la firma che sarà apposta nelle prossime ore.
Quello che sta per interessare le autostrade nel nostro Paese si tratta di un’autentica rivoluzione. Le arterie della penisola vedranno cambiamenti anche in strutture e servizi.
Autostrade è pronta la rivoluzione
Doveva essere un semplice piano di aggiornamento rispetto a quello del 2015 scaduto nel 2020. L’aggiornamento avrebbe dovuto solo interessare le aree di servizio, in particolare, la chiusura di almeno 25 aree delle 500 in attività. Una necessità evidenziata da acuni fattori che, però, nel frattempo con gli anni che sono passati sono mutati ancora.
L’attuale piano, infatti, non è solo un semplice e banale aggiornamento del precedente e, soprattutto, non prevede più la chiusura o solo la chiusura delle aree di servizio. Il Ministero, infatti, era stato più volte sollecitato a riconsiderare questa posizione proprio a fronte delle mutate condizioni.
Si è scelto, dunque, di adottare un approccio differente, le diverse condizioni maturate in questi anni, del resto, sono sotto gli occhi di tutti. A mutare è stato il mercato e con esso le esigenze degli utenti.
Le aree di servizio, dunque, non saranno più ridimensionate nel numero ma saranno tutte quante interessate da una grande opera di restyling. Si tratta di rendere più moderne ed efficienti le aree di servizio per venire incontro a quelle che sono le nuove esigenze degli automobilisti.
Tutte le novità predisposte dal decreto
Un mercato, insomma, che spinge sempre di più verso le auto elettriche, ha bisogno di servizi diversi. Il tentativo comune da parte di tutti i governi di ridurre le emissioni di anidride carbonica e ridurre l’utilizzo di combustibili fossili, per far fronte ad un’ermergenza climatica ormai non più rinviabile, porta al rinnovo del patrimonio automobilistico.
Viene da sè, dunque, che nuove auto e nuovi carburanti richiamano nuove tecnologie e diversi servizi per gli utenti. In questa ottica, dunque, il nuovo Piano del Ministero delle Infrastrutture concertato con il Ministero dell’Ambiente.
Non mancano, però, le critiche ed anzi la strada sembrerebbe essere tutt’altro che in discesa.
L’Autorità di regolazione dei trasporti, infatti, aveva inviato un parere al governo con la richiesta di ritiro e riconsiderazione del provvedimento. L’authority, guidata da Nicola Zaccheo, ritiene l’azione del governo una prevaricazione nei propri confronti.
Oggi, però, sembrerebbe tutto pronto e prossimo alla firma. Una piccola rivoluzione per quanto riguarda Autostrade che verrà incontro alle esigenze degli automobilisti e autotrasportatori “moderni”.
Le aree di servizio, completamente riviste, saranno in grado di ampliare la loro offerta di rifornimenti contemplando anche quelli elettrici e a idrogeno e la vendita di alimenti e bevande potrà avvenire anche sotto-pensilina.