Virus aviaria c’è veramente da tremare? Le parole del virologo sono inequivocabili

L’influenza aviaria, il virus H5N1, diventa sempre più un rischio per l’umanità. I virologhi sono preoccupati dai suoi mutamenti, c’è il rischio pandemia.

Massimo Clementi, virologo, professore emerito, già direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale San Raffaele di Milano, si è espresso a riguardo.

Massimo Clementi
Il virologo Massimo Clementi – pienosole.it

Il virus, del resto, ha già fatto un doppio salto di specie, la preoccupazione, ora, è che possa raggiungere lo stadio in cui la trasmissione avvenga da uomo ad uomo.

Influenza aviaria: potenziale pandemia per l’uomo

L’ombra dell’Influenza Aviaria, conosciuta anche come H5N1, continua a proiettarsi nel panorama della sanità globale, richiamando l’attenzione sulla sua potenziale minaccia per la salute umana e animale.

Nonostante siano passati più di due decenni dalla sua comparsa, il virus H5N1 persiste come una preoccupazione costante per la comunità scientifica e sanitaria. I rischi che comporta questo virus, del resto, sono enormi a fronte delle poche precauzioni che possiamo porre in essere per mitigare il suo impatto.

Il virus H5N1 è un ceppo dell’influenza aviaria che colpisce principalmente gli uccelli, ma può trasmettersi anche agli esseri umani. È noto per la sua elevata patogenicità e la sua capacità di causare gravi problemi respiratori negli uccelli e occasionalmente nelle persone.

Una delle principali preoccupazioni legate all’H5N1 è la sua potenziale trasmissione da uccelli infetti all’uomo. Anche se i casi di trasmissione diretta sono stati limitati, l’H5N1 ha dimostrato la capacità di causare gravi malattie respiratorie e, in alcuni casi, la morte nelle persone infette.

Le ultime mutazioni del virus H5N1 fanno tremare

Proprio le ultime mutazioni, come spiega il virogolo Clementi, fanno alzare ancora di più la soglia d’allerta. Il virus, infatti, è stato capace di compiere un doppio salto di specie.

Se il virus dovesse mutare ulteriormente e acquisire la capacità di trasmettersi facilmente da persona a persona, ci sarebbe il rischio di una pandemia influenzale con conseguenze potenzialmente disastrose per la salute pubblica.

Influenza aviaria
Lo spettro dell’influenza aviaria – pienosole.it

Per mitigare i rischi associati all’Influenza aviaria H5N1, sono necessarie misure preventive rigorose a livello sia umano che animale. È essenziale mantenere un monitoraggio costante della diffusione del virus, come sta già avvenendo, tra gli uccelli selvatici e domestici per prevenire il suo diffondersi tra le popolazioni umane.

Gli allevamenti di uccelli devono essere soggetti a misure di bio-sicurezza rigorose per prevenire la diffusione del virus tra gli animali e per ridurre il contatto con potenziali serbatoi del virus.

Quanto emerge in queste circostanze, poi, è sempre il ruolo dei governi. E’ importante che i governi e le organizzazioni sanitarie mantengano piani di preparazione adeguati. In grado di affrontare eventuali focolai di influenza pandemica, inclusi quelli causati dal virus H5N1.

Lavare frequentemente le mani, evitare il contatto diretto con uccelli selvatici o malati e praticare l’igiene respiratoria possono aiutare a ridurre il rischio di contrarre l’infezione. Quanto il Covid avrebbe dovuto insegnarci, insomma, è ancor valido in qualsiasi tipo di virus e di trasmissioni di malattie.