Tragedia alla centrale di Suviana: quell’odore e poi l’esplosione | Pochi minuti e sarebbe stata un’ecatombe

Sono ancora tanti i punti oscuri sull’incidente avvenuto a Suviana, alla centrale idroelettrica, nel cuore dell’Appennino bolognese.

Da alcune notizie certe, sembra che, poco prima della tragica esplosione, all’interno della stessa centrale, era presente una scolaresca in gita.

Incredibile | A Suviana ecco chi c’era nella centrale poco prima dell’esplosione
Centrale ideoelettrica esplosa – photo: repubblica

Se l’esplosione stessa fosse avvenuta 30 minuti prima, i morti sarebbero stati molti di più. Cerchiamo di capire.

Suviana: una tragedia che poteva avere diversi risvolti

Una situazione che poteva avere risvolti peggiori di quelli già avuti. La tragedia di Suviana, avvenuta all’interno della centrale idroelettrica, ieri nel primo pomeriggio, e che ha visto la morte di 3 persone ed il ferimento di altri 5, poteva esser ancora più grave, nell’ambito del numero di persone che potevano rimanerne uccise.

Stando alle primissime indagini, infatti, ciò che è stato scoperto ha dell’incredibile. Infatti, giusto 30 minuti prima dell’esplosione, una scolaresca composta da circa 60 studenti della scuola media “Muratori” di Vignola, era all’interno della centrale idroelettrica stessa in gita scolastica. Una visita che poteva trasformarsi in tragedia, dove il numero di morti poteva aumentare.

Infatti, è stato l’odore forte quanto improvviso che ha messo in allarme sia i docenti che li accompagnavano, quanto gli studenti stessi e i membri della centrale. I ragazzi sono stati, infatti, fatti uscire di corsa ed allontanati dalla zona e fatti andare in un luogo sicuro. E, stando a quanto raccontato, da lì hanno sentito l’esplosione.

Incredibile | A Suviana ecco chi c’era nella centrale poco prima dell’esplosione
photo web source

Una scolaresca era lì poco prima dell’esplosione

Choc da parte dei ragazzi quanto anche degli insegnanti e anche paura notevole per essere scampati al pericolo. Ma questo ci fa pensare ancora di più a cosa sia successo.

A raccontare cosa si sono trovati davanti, all’Ansa, è stato il direttore della comunicazione dei vigili del fuoco Luca Cari: “La situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l’acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l’acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori”.

Lo dicevamo all’inizio, il bilancio è ancora provvisorio: 3 morti e 5 feriti, ma ciò che preoccupa più di tutti è il numero dei dispersi. Al momento nel sono 4, ma non è escluso che possano essercene ancora degli altri. L’esplosione, l’incendio e l’allagamento con relativo crollo di un solaio del piano -9. Gli operai erano al lavoro al piano -8.