Un nuovo allarme preoccupa gli scienziati di tutto il mondo, secondo alcuni studi condotti, nel riso integrale ci sarebbe arsenico in quantità nocive.
Lo studio condotto in Svizzera sulla sicurezza alimentare fa rizzare i capelli a medici e studiosi. Il riso integrale, infatti, conterrebbe arsenico in quantità allarmanti.
L’arsenico, ovviamente, è un metallo pesante che nuoce gravemente alla saute degli esseri umani. La ricerca è stata condotta su prodotti diversi provenienti da paesi diversi.
Brutte notizie per chi consuma il riso integrale
Il riso integrale è da lungo tempo considerato una pietra angolare di una dieta sana ed equilibrata. Ricco di fibre, vitamine e minerali, è un alimento fondamentale in molte culture del mondo.
Da sempre considerato più salutare del classico riso bianco. Tuttavia, nell’ultimo periodo, è emerso un allarme riguardante la presenza di arsenico nel riso integrale, suscitando preoccupazioni riguardo alla sua sicurezza e alla sua idoneità come parte di una dieta sana.
Le quantità di arsenico riscontrate nel riso, infatti, sono sufficienti a danneggiare anche gravemente la salute di chi consuma questo tipo di prodotto.
L’arsenico, del resto, è un elemento chimico presente in natura e può essere trovato nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Esistono due forme principali di arsenico: l’arsenico inorganico, considerato più tossico, e l’arsenico organico, che è meno dannoso per la salute umana.
La presenza di arsenico nel riso è legata principalmente alle sue caratteristiche di crescita. Il riso è coltivato in terreni allagati, che favoriscono l’assorbimento di arsenico dal suolo e dall’acqua di irrigazione. Inoltre, il riso ha una particolare capacità di accumulare arsenico nelle sue parti commestibili, in particolare nel guscio esterno.
L’allarme degli studiosi
L’arsenico è noto per essere tossico per gli esseri umani e può causare una serie di problemi di salute se ingerito in quantità elevate e per lunghi periodi di tempo. Tra i potenziali rischi per la salute associati all’arsenico nel riso integrale ci sono, infatti, diverse patologie e legate a diverse fasce d’età.
Conseguenza diretta per chi consuma quantità di arsenico, per lunghi periodi di tempo, sono alcuni tipi di cancro e problemi cardiaci. Alcuni studi hanno suggerito che l’arsenico potrebbe essere associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, come l’ipertensione e le malattie cardiache.
L’arsenico, però, può, altresì, influenzare lo sviluppo fetale e infantile, aumentando il rischio di problemi di salute a lungo termine nei bambini esposti.
Davvero allarmante, dunque, lo studio condotto in Svizzera. La sicurezza alimentare è un argomento delicato e fndamentale per l’essere umano. Vengono condotti, per queste ragioni, test e ricerche.
Proprio in uno di questi studi, condotto sul riso integrale, su 14 prodotti testati, provenienti da diversi Paesi, il team di ricerca di K-Tipp, ha potuto riscontrare questa pericolosa presenza.
Nel riso integrale non solo è stata riscontrata una quantità nociva di arsenico ma anche di ulteriori pmetalli pesanti come il cadmio ed in alcuni casi, addirittura, la presenza di pesticidi e tossine della muffa.