La Terra va salvaguardata in ogni sua forma ed aspetto e quanto prima. Non possiamo voltarci dall’altra parte e non fare nulla.
Questo è uno dei moniti che ha spinto anche la Chiesa ad aderire all “Ora della terra” che si è celebrata sabato 20 marzo a partire dalle ore 20.30.
Un momento di silenzio, dove tutte le luci si sono spente, anche quelle della Basilica di San Pietro.
Il Cupolone si spegne
Anche se solo un gesto simbolico è servito a scuotere le coscienze e non di pochi. Sabato 23 marzo, a partire dalle ore 20.30, tutti i principali monumenti del mondo si sono spenti per dare inizio all’Earth Hour, più comunemente conosciuta con il termine di “Ora della Terra”. La sensibilizzazione al rispetto del creato, di tutte le risorse naturali e di tutto ciò che ci circonda, per far sì che più nessuno si volti dall’altra parte in modo indifferente.
Anche la Chiesa ha deciso di aderire a questa iniziativa e, proprio sabato sera, anche le luci del Cupolone della Basilica di San Pietro si sono spente per un’ora. A comunicare questa decisione è stato Padre Enzo Fortunato, direttore della comunicazione della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano.
“Un gesto simbolico per sensibilizzare e ispirare donne e uomini del nostro tempo al rispetto di Nostra Madre Terra e ad agire contro la crisi climatica” – ha affermato il francescano – “Spegnendo le luci della Cupola della Basilica di San Pietro per l’Ora della Terra ci uniamo in preghiera e azione, testimoniando la nostra volontà di proteggere la Casa comune che Dio ci ha affidato, affinché dopo questa breve oscurità risplenda la luce come segno di speranza per un futuro sostenibile e in armonia con la creazione”.
La Chiesa aderisce all’Ora della terra”
Un gesto che ha stupito, di sicuro, i turisti e i cittadini che, a quell’ora, si trovavano in Piazza San Pietro, ma che cammina invece con le idee e lo stile voluto da Papa Francesco. Ed è stato proprio il Santo Padre che nella sua enciclica “Laudato Sii”, ha sottolineato più volte l’importanza della questione ecologica che deve concentrarsi su ciò che sta accadendo alla nostra Terra, la “nostra casa comune”, come la chiama il Pontefice.
Siamo davanti a una sfida senza precedenti, afferma il Papa, che ci deve riguardare da vicino anche per nostra responsabilità. Per questo, l’adesione anche della Chiesa all’Ora della Terra è stato un gesto di coerenza e di piena comunione con il mondo civile ed ambientale.
