Emergenza clima, in Africa si rischia il collasso. Il Sud Sudan ha fatto una scelta estrema che coinvolge i più giovani.
Il caldo estremo è la principale causa. Ci saranno temperature torride per parecchi giorni, anche di notte, per questo motivo si è deciso di ricorrere a misure estreme.
Tutti a casa!
Le temperature a livello globale stanno raggiungendo livelli decisamente preoccupanti. Prima il Brasile dove in alcune ore della giornata la temperatura percepita è di quasi sessanta gradi, ora la notizia è che il Sud Sudan la situazione è bollente al punto che il governo ha dovuto fare una scelta drastica.
Le scuole di ogni ordine e grado sono state chiuse e, per il momento, non riapriranno. Una scelta drastica, dicevamo, ma resasi necessaria. Troppo alte le temperature, a rischio l’incolumità fisica di alunni e docenti.
Da lunedì 18 marzo le scuole del Sud Sudan sono di fatto chiuse: secondo le stime, l’onda anomala di caldo rovente durerà non meno di due settimane, portando le temperature a superare i 45 gradi, anche di notte.
Per evitare il rischio salute a carico dei più piccoli, con possibili colpi di calore, malori e disidratazione, le Autorità statali hanno deciso dunque di chiudere le scuole dall’oggi al domani: situazione pericolosa, tanto che si sa solo quando verranno terminate le lezioni, non quando saranno riprese.
L’indicazione di chiusura delle scuole non è facoltativa, ma un vero e proprio obbligo imposto per legge: i Ministeri della Salute e dell’Istruzione del Sud Sudan hanno diffuso una comunicazione ufficiale in cui consigliano di tenere i bambini in casa e non esporli alle alte temperature. L’esposizione prolungata a temperature così elevate, del resto, può innescare uno shock termico oppure aggravare quadri patologici già in essere, con rischi mortali su larga scala.
Peggio di un forno
Le ondate di caldo in Africa del sud sono sempre più frequenti, con la crisi climatica che si va a sommare ad una situazione socio-economica di per sé non semplice: le condizioni di estrema precarietà in cui vive la popolazione locale sono un fattore di rischio notevole, cui si va a sommare l’emergenza termica.
Il World Food Program (nell’ultimo rapporto) ha sottolineato come il Sud Sudan continui ad avere seri problemi, con “una terribile crisi umanitaria” in corso: a tutto questo si somma anche la guerra nel vicino Sudan, con migliaia di persone in fuga a premere sui confini del piccolo e fragile Stato africano.
La necessità di chiudere le scuole è solo l‘ennesima dimostrazione della tragedia in atto: la stessa chiusura è infatti un fattore di rischio per i bambini: non solo per il diritto all’istruzione in qualche modo negato, ma anche per vita complessiva all’interno della società. L’impossibilità di andare a scuola potrebbe avere conseguenze drammatiche anche sull’incidenza demografica (in un Paese già allo stremo), con gravidanze in aumento, dovute proprio al permanere dei giovani al di fuori del contesto scolastico.
In Brasile non se la passano meglio. Clicca QUI