Depositata la perizia richiesta dalla Procura di Busto Arstizio. Ciò che contengono queste pagine potrebbe cambiare tutto.
La perizia del super esperto Carlo Ceccarelli spiega tecnicamente perché l’imbarcazione ha fatto naufragio. Ma attorno alla vicenda aleggia ancora il mistero.
La perizia che cambia tutto
Il caso del naufragio della Good…uria si arricchisce di un nuovo capitolo. Nei mesi scorsi la Procura di Busto Arstizio aveva chiesto a Carlo Ceccarelli (che, tra le altre cose, fu uno dei periti che ha studiato il sistema che ha permesso di recuperare la Costa Concordia) di sottoporre a perizia la casa galleggiante.
I risultati della perizia inchioderebbero lo skipper/proprietario Claudio Carminati che nella tragedia ha perso letteralmente tutto. Non soltanto la sua casa galleggiante ma soprattutto sua moglie Anya. Attualmente Carminati è l’unico indagato per omicidio e disastro colposo.
Cosa sarebbe accaduto
Ceccarelli ha evidenziato nella perizia essenzialmente tre punti critici:
- Modifiche artigianali non autorizzate
- Eccessivo numero di passeggeri
- Allerta meteo ignorata
Partiamo dal meteo: era stata diramata un’allerta che è stata ignorata. Quindi bisogna partire dall’assunto che la barca, quel giorno, ovunque sarebbe dovuta essere tranne che in mezzo al Lago Maggiore.
Poi il numero di passeggeri: la casa galleggiante era omologata al massimo per 15 persone. A bordo, quel maledetto pomeriggio, erano in 25. E infine le modifiche improprie: in particolar modo si sottolinea la presenza del grande telone che copriva quasi tutto lo scafo.
Ebbene fu proprio il telone a generare l’effetto vela che provocò il rovesciamento della barca. I cassoni, impropriamente aggiunti e che teoricamente avrebbero dovuto garantire maggiore stabilità, sarebbero stati corresponsabili dell’inabissamento.
Il mistero della Good…uria
Per chi non ricordasse la vicenda riassumiamo brevemente. Era il 28 maggio 2023. Siamo sul Lago Maggiore. A bordo della casa galleggiante Good…uria di proprietà dei coniugi Carminati si sta svolgendo una festa di compleanno. Ci sono 25 persone. Quel giorno fu diramata un’allerta meteo ma tale allerta fu ignorata.
Improvvisamente il disastro: probabilmente a causa di un downburst la barca si ribalta e si inabissa. Il bilancio è pesante: persero la vita Anya Bozhkova (moglie di Carminati), Erez Shimoni, Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi.
Scritta così pare la cronaca di un disastro come tanti, certamente brutto leggere di naufragi e morti ma nulla di particolarmente eccezionale, no? Alla storia manca un piccolo particolare: a bordo c’erano dei membri dell’Intelligence italiana e dei servizi segreti Israeliani. Non solo erano a bordo ma figurano tra le vittime. Alonzi e Barnobi erano membri della nostra intelligence e Shimoni ha fatto parte dei servizi segreti israeliani.
Ed è per questo che fin dal principio si è parlato di mistero e di complotto. Ovvio, una perizia non può stabilire se ci siano stati complotti e misteri ma di sicuro ha stabilito che ci sono state incuria ed imperizia in quantità industriali.
Per sapere cos’è un downburst clicca QUI