È inutile negarlo: le donne hanno sempre una marcia in più rispetto agli uomini. Sono capaci di fare anche tre cose contemporaneamente e non pesa loro assolutamente.
Le chiamano “multitasking”, ma sembrano dei modelli iperrealistici e portano molte donne a sperimentare una particolare sindrome.
Di cosa si tratta? Cerchiamo di capirlo e di conoscerlo assieme.
La donna multitasking sempre?
Un nome molto particolare ma che racchiude in sé tutto il significato dell’essere donna e, allo stesso tempo, anche lavoratrice: la sindrome di Wonder Woman. Sì, proprio lei, l’eroina alla quale tutte vorremmo assomigliare e, perché no, anche avere la sua stessa forza e capacità.
Sulle capacità possiamo anche avvicinarci perché, diciamoci la verità, sono davvero tante le donne che fanno tantissime cose contemporaneamente, anche senza accorgersene, a differenza degli uomini che non hanno queste capacità (salvando la pace di qualcuno). Dall’altro lato, sono molte (quasi tutte) le donne che si riconoscono dietro il nome di questa sindrome dal nome particolare.
Le donne multitasking sentono, più di tutte, non solo il peso del lavoro e della famiglia, quanto anche la pressione sociale: tutto questo può influire sul benessere mentale, specie quando, nel tentativo di assecondare i bisogni e le richieste di tutti, si finisce per mettere da parte o dimenticare i propri di bisogni.
Attraverso un articolo di “IoDonna”, cerchiamo di capire insieme cos’è questa sindrome: “Le cause sono numerose: indubbiamente un aspetto cruciale è la scarsa autostima e la tendenza a un ideale di perfezione, quando non ci permettiamo la possibilità di sbagliare e di imparare dai nostri errori, quando fissiamo l’asticella così in alto da non potere effettivamente poi raggiungerla, o quando ancora ci priviamo dell’opportunità di chiedere aiuto a chi ci sta intorno” – spiega, nell’articolo, la dottoressa Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta.
La sindrome di Wonder Woman: quanto è benevola?
La pressione sociale è notevole e la si sente e, spesso, la donna si vede e si sente dipinta come eroina, senza chiederle e sapere se, effettivamente, ce la fa a sopportare un peso ed un carico così eccessivo: “Tendere alla perfezione in ogni circostanza, significa porsi come obiettivo eccellere in ogni situazione […] Queste aspettative irrealistiche non tengono conto della fragilità, della stanchezza, del bisogno di esprimere la propria emotività ma, soprattutto, del fatto che non siamo le sole a dover farci carico di tutto” – continua la dottoressa.
La donna che ha questa sindrome, trova difficile delegare anche l’impegno più semplice e, questo, la porta ad essere perennemente sotto stress, e davanti anche all’incapacità di dire NO e quel senso di “ce la faccio”, porta poi anche all’insorgenza del senso di frustrazione. “Gli effetti negativi possono essere molto diversi e possono includere facile irritabilità, accumulo di stress, difficoltà del comportamento alimentare, vissuti ansiosi o depressivi e costanti sensi di colpa” – spiega la psicoterapeuta.
Non è una situazione facile da gestire, ma sarebbe meglio iniziare a capire quando si è arrivate al limite e quando siamo ancora in grado di affrontare tutto.