Abbiamo vissuto con la certezza che un cibo caduto a terra possa essere mangiato se raccolto entro 5 secondi. La verità ti spiazzerà!
Verità o leggenda auto assolutoria? La verità secondo gli scienziati è una sola e non sei pronto a leggerla!
La regola dei 5 secondi
La maggior parte di noi nella vita ha ben poche certezze. La regola dei 5 secondi è (o, forse, sarebbe il caso di scrivere era) una di quelle. Non si sa esattamente chi l’abbia inventata, non si sa quando questa regola non scritta sia entrata in vigore e, in realtà, non si è mai capito perché proprio 5 secondi e non 4 o 3.
Quello che sapevamo fino ad oggi è che se un cibo cade a terra ha 5 secondi di tempo prima di essere contaminato dai microbi. Passati i cinque secondi l’alimento è compromesso per sempre! Generazioni di esseri umani sono cresciute con questa incrollabile certezza scolpita nella mente e con essa hanno cresciuto i propri figli e nipoti.
Ebbene, purtroppo, non c’è niente di vero in questa regola! Lo so, ti sta facendo male leggerlo esattamente come a me sta facendo male scriverlo ma, purtroppo, abbiamo vissuto nella menzogna! E ora ti spiego il perché.
Cosa dice la scienza
Probabilmente ci saremmo potuti arrivare anche da soli ma ci sono vari studi che dimostrano che quando un cibo cade a terra esso può essere istantaneamente contaminato da alcuni batteri pericolosi.
Già vent’anni fa la Dottoressa Clark dell’Università dell’Illinois dimostrò che se un cibo cade su una superficie contaminata da Escherichia Coli il batterio attacca immediatamente il cibo contaminandolo. In seguito si è provato che la stessa cosa vale anche con la salmonella.
Ma, in effetti, pensandoci i batteri sanno fare tante cose tranne contare. Come avrebbero mai potuto attendere 5, 10, 20 secondi prima di contaminare i cibi?
L’ultima speranza
Ora che le certezze sono crollate un dubbio permane: ma se la regola non esiste allora come ha fatto la maggior parte di noi a sopravvivere per tutti questi anni? La risposta sta in quanto è scritto su ” un cibo può essere infettato”.
E’ chiaro che non è detto che sulla superficie sulla quale è caduto il nostro cibo sia per forza presente qualche batterio killer. E un alimento non può contaminarsi se non ci sono in giro agenti contaminanti. Ecco spiegata la nostra esistenza in vita nonostante i milioni di cibi che abbiamo raccolto da terra, sui quali abbiamo apposto il nostro soffio salvifico e che ci siamo infilati in bocca!