Camilla morta dopo il vaccino Covid | La chiusura dell’indagine è un macigno per i medici

Morì dopo il vaccino Covid, la giovane Camilla Canepa, nel 2021. Oggi la Procura di Genova notifica avvisi per 5 medici del pronto soccorso di Lavagna.

Camilla Canepa il 25 maggio del 2021, durante l’open day promosso dalla regione Liguria, decise di vaccinarsi contro il Covid. Oggi sulla sua morte è stata aperta un’inchiesta.

Camilla Canepa
Camilla Canepa

Le accuse nei confronti dei medici sono gravi, soprattutto, perché, a termine delle indagini, risulta che la ragazza si sarebbe potuta salvare, cosa che, purtroppo, non è avvenuta.

Camilla Canepa morì dopo il vaccino ma poteva essere salvata

Camilla Canepa, una giovane donna, 18enne all’epoca dei fatti, morta inspiegabilmente dopo aver fatto il vaccino Covid, si sarebbe potuta salvare. Al pronto soccorso di Lavagna avrebbero potuto, rispettando i protocolli, salvarla.

Questo è quanto sembra emergere, oggi, a conclusione dell’indagine della Procura di Genova. Un macigno pesante che rende una tragedia ancor più assurda ed incomprensibile.

La studentessa, 18 anni appena, il 25 maggio si reca in uno di quegli hub per sottoporsi alla prima dose di vaccino anti Covid. Lì le viene somministrata una fiala di Astrazeneca nel corso dell’open day.

Qualche giorno dopo, però, la situazione si complica, Camilla si reca più volte al pronto soccorso ma viene rispedita indietro. Il 3 giugno del 2021 la studentessa accusa forte cefalea e fotofobia, il fastidio ed il dolore sono così forti da spingerla a recarsi al pronto soccorso di Lavagna.

Alla donna viene praticata una Tac cerebrale ed un esame neurologico, all’esito degli esami entrambi negativi viene rispedita a casa.

Il 5 giugno, dopo appena due giorni, la situazione di Camilla non è migliorata, anzi, altri sintomi e disturbi gravi sono sopraggiunti e la ragazza viene riportata al pronto soccorso, stavolta accusando deficit motori.

Falso ideologico e omicidio colposo per 5 medici

Da lì il trasferimento, d’urgenza, all’Ospedale San Martino di Genova, oramai inutile, dove pochi giorni dopo il 10 giugno il cuore di Camilla cessa di battere.

Oggi a rinnovare quel dolore straziante per perdita di una giovane vita, arriva l’avviso della Procura di Genova nei confronti dei 5 medici del pronto soccorso. Per quattro di loro, addirittura, l’accusa è di omicidio colposo.

Vaccino covid
Fiale di vaccino anti-covid Astrazeneca

A seguito delle indagini sarebbe emerso che i medici in servizio non avrebbero sottoposto la giovane a tutti gli esami necessari. La sindrome di Vitt, la forma di trombosi che ha colpito la ragazza dopo la somministrazione del vaccino Covid, poteva essere individuata a seguito di alcuni esami e si sarebbe anche potuto intervenire per salvarla.

Ai medici è, altresì, contestato il fatto che la procedura della regione, il protocollo a seguito di vaccini covid contemplava quegli esami.

Per i cinque indagati contestato anche il reato di falso ideologico. Nella documentazione sanitaria, infatti, i medici avrebbero omesso di riportare che la ragazza era stata sottoposta al vaccino anti covid.

Dopo tre anni si cerca fare luce su un caso di sanità assurdo. Intanto Camilla Canepa, una promettente pallavolista, una studentessa di 18 anni non c’è più, i suoi organi furono donati per salvare altre vite umane.