Il caso o meglio lo scandalo dossieraggio in Italia va ancora avanti. Oggi, 7 marzo, il Copasir ha sentito la Procura di Perugia da dove tutto è partito.
Il giudice Raffaele Cantone, campano, titolare della procura di Perugia ha parlato di numeri mostruosi ed inquietanti. Intanto emergono i nomi dei coinvolti e degli indagati.
Sul caso dossieraggio, i dati sottratti indebitamente dai registri dell’antimafia del tenente della Guardia di Finanza Striano, emergono i primi indagati e vengono svelati alcuni nomi.
Scandalo dossieraggio per Cantone numeri inquietanti
Un autentico mercato di notizie, di dati riservati ed attività “segrete” di tanti nomi conosciuti all’interno della politica, dello sport, della finanza. Tutti i dati sensibili e i movimenti di questi volti noti, venivano sottratti indebitamente dall’antimafia.
Il tenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, all’epoca proprio in servizio nel dipartimento, non era certamente solo. Quanto scoperto e fatto emergere dalla Procura di Perugia con il suo titolare Raffaele Cantone, ha dello sconcertante.
La finalità di quelli che, oggi, sono indagati, compreso il tenente della giuardia di finanza, era verosimilmente quella di spiare per poi ricattare questi personaggi.
Si tratta di almeno 800 accessi illeciti, in direzione antimafia, relativamente alle banche dati di vip, personaggi cioè in vista, pubblici, quali personalità della politica, dello sport, della finanza.
Per il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, Cantone, si tratta di “un vero verminaio”, numeri e fatti inquietanti e cifre mostruose, ciò che è emerso oggi sarebbe solo la punta dell’iceberg.
Tra gli spiati: Agnelli, Ronaldo, Casellati 15 invece gli indagati
Le ragioni del perché Striano e i suoi “complici” mettessero mano su quelle informazioni sono ancora del tutto sconosciute. Lo stesso Cantone non si è sentito di dire che le finalità fosssero economiche. Ascoltato, oggi, dal Copasir si è limitato a riportare le cifre e i fatti senza nessun giudizio.
Intanto, però, iniziano ad esserci i primi indagati. Sono 15 le persone iscritte nel registro degli indagati. Ci sono Pasquale Striano e Antonio Laudati e quattro giornalisti, non più otto come si era ipotizzato all’inizio dello scandalo.
Le accuse sono di abuso d’ufficio, accesso abusivo al sistema informatico e di falso. Striano, come detto in precedenza, il tenente delle fiamme gialle in servizio al Sos (Segnalazioni di operazioni sospette) dell’antimafia.
Antonio Laudati, invece, magistrato settantenne, ad un passo dalla pensione, reo di aver aperto almeno quattro istruttorie senza, però, nessun presupposto investigativo, per fini, dunque, riconducibili alla sua persona e a suoi amici.
Tra i nomi “indagati” senza, però, nessun presupposto ci sono davvero tanti personaggi pubblici. Oggi emergono i nomi di Andrea Agnelli, Massimiliano Allegri allenatore della Juventus e Cristiano Ronaldo.
Ci sono poi i politici Francesco Lollobrigida, Adolfo Urso e Maria Elisabetta Alberti Casellati. A spiccare, però, un nome su tutti quello del Presidente della FIGC Gabriele Gravia.
Per quest’ultimo, seppur inadgato indebitamente, alcune sue attività hanno destato l’attenzione della magistrara quella vera che dovrebbe aprire un fascicolo nei suoi confronti per presunte attività illecite.