È considerato uno dei film più iconici di sempre ma, da adesso in poi, sarà un film dove i bambini che lo guarderanno dovranno “essere accompagnati” dai genitori nella visione.
Stiamo parlando di “Mary Poppins”. Ad una prima visione, potrebbe far sorridere questa notizia ma, in realtà non sarà il solo film discriminato.

Ci sono anche dei cortometraggi nel mirino che hanno come protagonisti i personaggi Disney. Cerchiamo di capire insieme.
Mary Poppins “censurata”?
È una notizia che ha fatto sorridere davvero tutti perché, in realtà, chi è che non l’ha visto? Stiamo parlando del film “Mary Poppins”, uno dei più iconici quanto anche fra i primi di carattere musicale. Avreste mai pensato che, qualcuno, poteva andare ad individuarci al suo interno degli elementi che possono essere considerati “discriminatori” e, di conseguenza, questo film, da adesso in poi, ai bambini sarà richiesto di essere accompagnati dai loro genitori nella visione.
La classificazione per età, nel Regno Unito, dei film sta cambiando. Ma cos’ha Mary Poppins di discriminatorio? La motivazione sta nel linguaggio discriminatorio in un termine dispregiativo, quale “ottentotti”, che era usato dagli europei bianchi per i popoli nomadi dell’Africa, riferendosi agli spazzacamini con la faccia sporca di fuliggine.
Questa motivazione ha portato, dopo 60 anni dalla sua uscita, questo film ad esser rivisto e a consigliare una visione accompagnata da parte dei bambini. Ma, a quanto pare, non sembra il solo film che è diventato oggetto di questa nuova sorta di censura.
Se ragioniamo sulla stessa stregua, anche come viene analizzato da un articolo de “Il Sole 24ore”, ci sarebbero altri cortometraggi della Disney che potrebbero finire sotto la lente di ingrandimento per la stessa motivazione e, tutti, risalenti, al periodo compreso fra il 1940 ed il 1950. Vediamo insieme quali sono.
Altri cortometraggi Disney potrebbero finire nel mirino
Iniziamo con “Der Fuehrer’s Face” del 1943. Qui il protagonista è Paperino che si trova ad esser impegnato nella dura vita della recluta dell’esercito del Reich. Nel finale, lo sventurato papero si sveglia in America, sospira e abbraccia la sua amata Statua della Libertà.
Segue “Un regalo per Paperina” del 1946: Paperino decide di regalare una pelliccia a Paperina e, per ottenere la pelliccia stessa, decide di immolare un cucciolo di orso. Deciderà di ucciderlo impiccandolo, ma alla fine non ci riuscirà.

Un altro corto è “Ti sogno California” del 1945. Pippo va alla conquista dell’America con le carovane guidate dagli eroici pionieri costretti a guardarsi le spalle dagli attacchi indiani. Qui, i nativi americani sono rappresentati in modo macchiettistico e il genocidio è rappresentato come un gioco.
Ancora “Vietato fumare” del 1951, dove nel corto vi sono delle esplicite rappresentazioni del tabacco (guarda caso, il titolo del corto stesso): Pippo prova a smettere di fumare, ma il vizio finisce per avere la meglio.
Insomma, se li si va ad analizzare nel dettaglio, in tutti potrebbe esserci qualcosa di discriminatorio. Allora tutti i film devono essere censurati? Staremo a vedere.