Compleanno il 29 febbraio? Ecco come devi festeggiare negli anni non bisestili

Compleanno il 29 febbraio, per i nati in questa data, oggi, sono tantissimi i problemi, il giorno della loro nascita, infatti, si presenta ogni 4 anni.

Quando festeggiare il proprio compleanno, in un anno non bisestile, è solo uno di questi aspetti. La burocrazia, infatti, può letteralmente impazzire per i nati il 29 febbraio.

Compleanno 29 febbraio

Perfino l’iscrizione a Facebook può essere un problema, visto che il social network non contempla questa giornata tra quelle inseribili per il proprio compleanno.

Compleanno il 29 febbraio come comportarsi

Il noto proverbio “anno bisesto anno funesto”, evidentemente, sarà stato inventato proprio da una persona nata il 29 febbraio. Vediamo, però, innanzitutto, perché esiste il 29 febbraio. Il motivo della sua esistenza, un giorno che si presenta solo ogni quattro anni, è dovuto a una necessità di correzione del nostro calendario.

Il calendario che usiamo, chiamato calendario gregoriano, si basa sul tempo che la Terra impiega per compiere un’intera rivoluzione intorno al Sole, ovvero 365 giorni e 6 ore. Tuttavia, la durata effettiva dell’anno solare è di circa 365 giorni e 5 ore e 48 minuti.

Quindi, senza una correzione, il nostro calendario non sarebbe accurato rispetto al moto effettivo della Terra attorno al Sole. Per garantire che il calendario sia allineato con le stagioni, è stato aggiunto il giorno bisestile.

Il 29 febbraio viene inserito ogni quattro anni, con alcune eccezioni. Gli anni bisestili devono essere divisibili per 4, ad eccezione degli anni secolari che devono essere divisibili per 400. Ad esempio, il 2000 era un anno bisestile perché era divisibile per 400, ma il 1900 non lo era perché non era divisibile per 400.

29 febbraio

Questa regola rende i cicli dei giorni bisestili più precisi, mantenendo il nostro calendario allineato con il movimento della Terra attorno al Sole. L’obiettivo principale di avere un calendario accurato è mantenere le stagioni in sincronia con le date.

Quale giorno scegliere per festeggiare e perché

Se non correggessimo il calendario con il giorno bisestile, con il passare dei secoli le date delle stagioni si sposterebbero sempre più avanti nell’anno. Ad esempio, se non ci fosse il 29 febbraio, l’estate nel corso dei secoli inizierebbe a spostarsi in autunno e poi in inverno.

Dinanzi a questo scenario si capisce bene quanto essere nati proprio nel giorno bisestile possa essere un problema. Per chi compie gli anni oggi, ad esempio, la carta di identità non scade dopo dieci anni ma, bensì, dopo 14, questo a conferma di quanto la burocrazia possa impazzire dinanzi a questi compleanni.

Ma venendo a quello che più ci interessa oggi, cioè quando festeggiare se non si è nell’anno bisestile, ci sono varie opzioni in campo.

Per molti nati in questo giorno, infatti, essendo nati l’ultimo giorno di febbraio, in assenza del 29 optano per festeggiare il 28 febbraio, appunto ultimo giorno di febbraio. Buona parte, invece, considera di essere nati il giorno dopo il 28 febbraio e, quindi, ritiene opportuno radunare parenti ed amici il 1 marzo.

I più sofisticati, poi, scelgono in base all’ora di nascita. Per i nati nelle ore mattutine si sceglie di festeggiare il 28 mentre per chi è nato nel pomeriggio o più tardi opta per il primo del mese successivo.