C’è una città italiana tra quelle più inquinate al mondo. Le concentrazioni di agenti atmosferici inquinanti raggiungono i livelli di Pakistan e India.
E’ il sito svizzero IQAir a rivelare i dati relativi alla qualità dell’aria, basandosi sull’indice statunitense. Quanto emerge nei confronti della città italiana è inquietante.
Il livello è contrassegnato come rosso, le concentrazioni di PM10 e PM2,5 superano di quasi 30 volte la soglia di allarme indicata dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità.
Una città italiana con livelli di inquinamento pari al Pakistan e all’India
Barricarsi in casa, indossare una mascherina quando si deve per forza uscire e utilizzare purificatori d’acqua, son solo alcuni dei consigli che vengono dati alla popolazione.
Le particelle di PM10 e PM2.5 e i rischi associati alla loro presenza nell’aria che respiriamo, del resto, negli ultimi anni sono diventate sempre più di dominio pubblico. Ma cosa sono esattamente questi inquinanti e quali sono le differenze tra di loro? E soprattutto, come possiamo tutelarci dai loro effetti negativi.
I PM10 e i PM2.5 sono particolati sottili presenti nell’aria, formati da una combinazione di solidi e liquidi di dimensioni microscopiche. La differenza principale tra i due è la dimensione delle particelle. I PM10 sono particelle di diametro inferiore a 10 micron (pari a 0,01 millimetri), mentre i PM2.5 sono particelle ancora più piccole, con un diametro inferiore a 2.5 micron.
La dimensione delle particelle è determinante per la loro capacità di penetrare nel nostro organismo. Le particelle PM10, a causa della loro dimensione relativamente grande, riescono a raggiungere le vie respiratorie superiori come il naso e la gola. Le particelle PM2.5, invece, sono così piccole da poter penetrare più in profondità, arrivando ad attraversare l’apparato respiratorio e raggiungendo persino il flusso sanguigno.
Cosa sono e cosa si rischia con gli agenti atmosferici inquinanti
Entrambi i tipi di particolato possono causare problemi respiratori, aumentando la frequenza di episodi di asma, bronchiti e polmoniti. Tuttavia, i PM2.5 sono considerati particolarmente pericolosi, poiché sono in grado di causare danni anche a livello cardiovascolare, aumentando il rischio di malattie cardiache e ictus.
L’esposizione prolungata a questi inquinanti può contribuire allo sviluppo di malattie croniche come il cancro ai polmoni. È quindi fondamentale adottare delle misure per tutelarsi dagli effetti negativi del PM10 e del PM2.5. Una delle azioni più efficaci è ridurre l’esposizione a questi inquinanti.
È consigliabile creare un ambiente interno salubre, facendo uso di purificatori d’aria e mantenendo una buona ventilazione delle stanze. Un altro modo per proteggersi dai PM10 e PM2.5 è indossare maschere antiparticolato, specialmente durante i periodi di alta concentrazione di inquinanti.
Le maschere di qualità filtrano efficacemente le particelle più nocive, impedendo loro di essere inalate. Inoltre, è importante fare pressioni sulle istituzioni affinché si adottino politiche volte a ridurre l’inquinamento atmosferico.
In base a queste informazioni si capisce quanto sia preoccupante la situazione a Milano, la città italiana tra le più inquinate al mondo. A superare il capoluogo lombardo in classifica solo Dacca in Bangladesh, Lahore in Pakistan e Delhi in India.
La situazione è, quindi, veramente grave da far tremare i polsi e correre subito ai ripari. Considerato anche che dai dati Esa, l’Agenzia spaziale europea, la Pianura Padana sarebbe soffocata proprio dal PM10.