I dati dell’Agenzia spaziale europea parlano chiaro: la Pianura Padana è soffocata dalle PM10. Superata di gran lunga, infatti, la socglia critica di concentrazione.
Pessime notizie per chi vive in Pianura Padana, in quelle regioni l’aria è, quasi, del tutto, difatto, un veleno. Irrespirabile con la sua alta concentrazione di particelle sottili.
I dati del report dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea sono inconfutabili. Un’animazione mostra l’andamento, nel mese di gennaio 2024, delle concentrazioni nella varie ore.
La Pianura Padana nella morsa dei PM10
I PM10 sono particelle sottili che hanno un diametro inferiore a 10 micrometri e che possono essere inalate dall’uomo. Queste particelle sono classificate come inquinanti atmosferici ed hanno origine da diverse fonti tra cui la combustione di carburanti fossili, la produzione industriale e l’attività umana.
L’inquinamento da PM10 può avere gravi conseguenze sulla salute umana, soprattutto per chi è affetto da patologie preesistenti come asma e bronchite cronica. I rischi includono problemi respiratori, danni polmonari, malattie cardiovascolari e possibili effetti sul sistema immunitario.
Le cause dell’aumento dell’inquinamento da PM10 sono legate a diverse attività umane come l’uso di automobili e mezzi di trasporto inquinanti, l’agricoltura, la produzione industriale e l’uso di fonti energetiche non rinnovabili.
Durante il periodo invernale, in particolare, l’uso del riscaldamento può incrementare la quantità di PM10 nell’aria. Per prevenire gli effetti nocivi sui cittadini, le autorità pubbliche stanno adottando misure come la limitazione del traffico veicolare, l’uso di tecnologie meno inquinanti, l’incentivazione dei trasporti pubblici e l’informazione ai cittadini sui rischi correlati all’inquinamento atmosferico.
I dati sconcertanti e l’allarme dell’Esa
La lotta all’inquinamento da PM10 è quindi una questione importante e urgente, che richiede l’impegno di tutti per ridurre le fonti di emissione e proteggere la salute dei cittadini.
La concentrazione di queste particelle sottili, un vero rischio per l’uomo, viene mostrata e monitorata da Copernicus. Si tratta della stazione europea di monitoraggio dell’atmosfera capace di individuare la qualità dell’aria su scala globale e regionale.
Come, facilmente, prevedibile, le ragioni alla base, almeno nelle ipotesi che si fanno, di questo inquinamento dell’aria, sono dovute all’alta densità di popolazione e alla forte industrializzazione della zona.
L’Esa, oltre a puntare il dito verso questi fattori, sottolinea come le caratteristiche meteorologiche e geografiche della Pianura Padana vadano ad acuire questo enorme problema.
Circondata da Alpi ed Appennini, infatti, l’area diviene un enorme bacino naturale nel quale si forma un autentico microclima capace di intrappolare gli agenti inquinanti. Sarebbero alcune condizioni meteo, come appunto, le inversioni di temperatura a fungere da trappola per gli agenti inquinanti.
In inverno, poi, come detto in precendenza, le concentrazioni di particolato fine e grossolano (PM2,5 e PM10) tendono ad aumentare, causando problemi per la salute. Per gli abitanti della Pianura Padana, insomma, c’é poco da essere allegri.