Sono in molti a considerarla la vera e propria alternativa al caffè, anche se (a detta di qualcuno) non è che abbia lo stesso sapore.
Stiamo parlano del caffè decaffeinato: sai che, chi fa un’attività fisica, dovrebbe preferirlo al cafè normale?
Non sai per quale motivo? Continua a leggere il nostro articolo e scoprirai il motivo.
Caffè decaffeinato: quali sono le sue proprietà?
È l’alternativa al classico caffè e sta diventando, piano piano, una bevanda molto diffusa, quasi alla pari dello stesso caffè. Stiamo parlando del cafè decaffeinato. Sai da cosa proviene e quali sono le sue principali proprietà? “Si ricava dall’infusione o percolazione della droga privata della caffeina, un processo che avviene quando i chicchi sono ancora crudi e verdi” – a spiegarlo è la biologa e nutrizionista Gaia Gottardi, dalle pagine del quotidiano “La gazzetta dello sport”.
Ci sono vari tipi di modalità per “estrarre” e ricavare il decaffeinato: l’estrazione classica, ovvero quando i chicchi di caffè ancora crudi, vengono messi in acqua, per essere ammorbiditi e per togliere loro la caffeina (che viene tolta mediante il diclorometano che, ad un punto di ebollizione di 40° si disperde).
I chicchi vengono poi asciugati per preservarne tutte le proprietà del caffè stesso. È da notare, però, che oggi si usa maggiormente l’acetato di etile, che è meno tossico e conferisce, in alcuni casi, anche un aroma fruttato al caffè stesso.
Il secondo metodo per ottenere un chicco decaffeinato è l’estrazione ad acqua, considerato, anche, il metodo più naturale. Questo consiste nell’immergere i chicchi di caffè verde in acqua calda, per rimuovere la caffeina e altre sostanze. L’acqua viene poi filtrata attraverso filtri a carboni attivi per trattenere la caffeina residua.
Perché se ne può assumere un po’ in più
Ma c’è anche il metodo dell’anidride carbonica, fra i più complessi usati ma anche il più efficace, poiché garantisce un decaffeinato di alta qualità.
Detto ciò, ma perché sta prendendo così piede il caffè decaffeinato? In molti lo scelgono per limitare anche il consumo giornaliero del caffè perché, sappiamo bene, che il caffè vero e proprio può, a lungo andare, avere degli effetti collaterali sul nostro organismo. E, soprattutto per chi soffre di gastriti e reflussi gastroesofagei, il caffè in generale e sconsigliato.
Quanti decaffeinati al giorno si possono prendere? Nonostante abbia un ridotto quantitativo di caffeina, al massimo 3 – 4 tazze di decaffeinato al giorno bastano: “Privo degli effetti diuretici del caffè con caffeina, non induce una perdita eccessiva di liquidi attraverso l’urina, fondamentale per mantenere un’adeguata idratazione durante l’attività fisica. Non stressa il sistema nervoso centrale, riduce così il rischio di aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna” – spiega la dottoressa Gottardi.
È da segnalare, però, che il decaffeinato non “ci fa perdere il sonno”. Quindi può esser preso anche prima di andare a riposare.