Allarme Vespa Cabro scovata la temutissima tana | Ecco perché il ritrovamento lascia di stucco gli studiosi. Pazzesco

Un ritrovamento davvero sconcertante, gli esperti sono ancora increduli dinanzi a quello che si è rivelato essere il nido di calabrone più grande d’Europa.

Quando si sono ritrovati dinanzi a quello che può essere considerato un vero e proprio sarcofago, per le dimensioni spropositate, gli esperti sono rimasti scioccati.

calabroni
Le dimensioni dei calabroni a confronto con quelle delle api

Trovato nella mansarda di un appartamento poteva avere conseguenze davvero devastanti non solo per gli inquilini. Ora verrà esposto nel museo del Rifugio del Lupo a Morlupo.

Ritrovato in un appartamento il più grande nido di calabrone d’Europa

Ci si sta ancora interrogando su come sia possibile che un nido di calabrone abbia raggiunto delle dimensioni così assurde. Ciò che più preoccupa gli esperti è il luogo dove questi insetti enormi e feroci abbiano deciso di proliferare.

La mansarda di una villa, un appartamento era il luogo scelto dalla Vespa Cabro per mettere radici. La convivenza con il calabrone, però, non è di quelle facili senza conseguenze. Ed il numero che questo autentico sarcofago poteva ospitare è davvero incredibile.

Il calabrone è uno degli insetti più grandi e più temuti, noto per la sua aggressività e la sua pungente puntura. Questi insetti sono parte della famiglia dei vespidi, che comprende anche le vespe e le api, ma a differenza di queste ultime i calabroni sono noti per essere più aggressivi e più dolorosi quando pungono.

La “Vespa Cabro” è nativa dell’Europa, dell’Asia occidentale e del Nord America. Si distingue dalle altre specie di vespe per le sue dimensioni, che possono raggiungere i 3 cm di lunghezza. Il suo corpo è di colore marrone scuro o nerastro, con strisce gialle che lo attraversano.

Il nido di calabrone
Il nido di cabaroni più grande d’Europa

Le ali sono trasparenti e le zampe sono forti e robuste. Le colonie di calabroni si sviluppano in grandi nidi fatti di carta masticata, che possono essere situati sotterranei, in cavità naturali o negli alberi. Ogni anno, la regina inizia a costruire un nuovo nido e depone delle uova che daranno vita ai lavoratori.

La pericolosità dell’insetto

Durante l’estate, la colonia raggiunge il suo picco numerico, con migliaia di individui che vivono in un nido. Per quanto riguarda la pericolosità del calabrone, va detto che la sua puntura può essere molto dolorosa e può causare reazioni allergiche nei soggetti sensibili.

Il loro pungiglione è dotato di una sostanza chimica chiamata feromone, che segnala agli altri calabroni la presenza di un nemico, rendendo la situazione potenzialmente più pericolosa. Se ci si trova vicino a un nido di calabroni, è importante mantenere la calma e allontanarsi lentamente senza fare movimenti bruschi.

È sconsigliato cercare di distruggere o toccare il nido in autonomia, in quanto ciò potrebbe provocare un attacco da parte degli insetti. In caso di un’infestazione di calabroni, è meglio contattare i servizi professionali di controllo dei parassiti o le autorità competenti che sapranno gestire la situazione nel modo più sicuro.

Per tutelarsi dai calabroni, è possibile prendere alcune precauzioni. Evitare di lasciare cibo e bevande all’aperto, in quanto gli odori possono attirare gli insetti. Inoltre, indossare vestiti a maniche lunghe e pantaloni quando si lavora all’aperto, soprattutto se si è in zone dove i calabroni sono presenti.

Cibi dolci o bibite gassate possono attirare gli insetti. Basta questo per far comprendere la pericolosità dinanzi ad un nido lungo almeno 100 centimetri, si tratta del doppio di un nido normale.

Il ritrovamento di questo nido da guinness, il più grande d’Europa, è stato gestito dall’esperto Andrea Lunerti, il quale insieme ad una equipe è stato in grado di recuperarlo integralmente, messo in sicurezza e trasportato via.

Sarà ora la capanna museo del Rifugio del Lupo a Morlupo ad esporlo dopo il ritrovamento in una mansarda di una villa a Sacrofano. Il nido al momento del ritrovo era vuoto ma come spiega l’esperto, le regine dopo la stagione riproduttiva si invernano proprio all’interno del nido.