Le mode non smettono mai di sorprenderci, perché non sempre sono come ce le aspettiamo. Se ci facciamo caso, poi, compaiono sempre nei momenti particolari.
Una delle ultime ha ripreso vigore proprio in questo periodo, durante il quale si sta svolgendo il Festival di Sanremo.
Alcuni cantanti in gara l’hanno adottata. Ma di cosa si tratta nel dettaglio? Scopriamolo insieme.
Gioielli ai denti?
Quando si parla di gioielli, ormai, non si fa più la differenza se sono da uomo o da donna. Entrambi i sessi portano orecchini, collane, bracciali ed anelli, anche in diverse parti del corpo. Chi più, chi meno appariscenti, ma comunque fanno parte del nostro abbigliamento e del nostro essere accessoriati.
Ma, ed è questa una moda che è sbarcata anche a Sanremo quest’anno, nessuno mai avrebbe immaginato che potessero esistere anche degli “gioielli per i denti”. Si avete capito bene: non si tratta più del classico brillantino che, con un pizzico di colla appropriata, può esser messo su di un dente e, dopo qualche tempo, rimosso da solo.
Si tratta di veri e propri gioielli, dotati di perle, brillantini e chi più ne ha più ne metta, che vengono messi ai denti, a mò di anello. Impossibile? A quanto pare non sembra e, a sfoggiarlo a Sanremo è stato il cantante Mahmood.
Una sorta di pezzi di odontoiatria in diamanti, l’hanno definita in molti. Per alcuni è soprattutto antiestetica, per altri potrebbe causare danni ai denti stessi, per altri ancora invece si tratta di un semplice accessorio come ne indossiamo tanti altri.
Si chiamano tecnicamente “grillz o toooth gems” (gioielli per i denti) e non sono solo una moda Made in Sanremo. Sono una sorta di intermezzo fra il make-up prostetico e la creazione odontotecnica. E a considerarlo tale è stato proprio Thomas Connelly, “il padre dell’odontoiatria dei diamanti“, così come la rivista Rolling Stone lo definì.
Cosa dicono gli odontoiatri
Il dentista sopracitato, nel 2021, aveva rifatto i denti di Post Malone con faccette in porcellana, corone di platino e diamanti al posto dei canini. Sembrava una trovata non destinata ad avere successo, ed invece nel giro di pochi anni, le richieste di questi “denti gioielli” sono aumentate.
“I grillz sono dispositivi per i quali già gli adulti, per evitare danni, devono prestare particolare attenzione, e non sono raccomandabili per i bambini. L’igiene del dispositivo e dei denti nei bambini rischiano di essere insufficienti, senza contare che in fase di crescita la dentatura cambia progressivamente e, con il completamento della permuta dentale, avremmo il rischio che il dispositivo esterno possa creare danni ai denti permanenti in uscita” – spiega, in un’intervista a Repubblica, Clotilde Austoni, odontoiatra specialista in chirurgia odontostomatologica e smile influencer.
Ennesima trovata o qualcosa che, invece, avrà un seguito?