Sono fra i biscotti più amati dagli italiani per la colazione del mattino e non solo. Ma si sa che, allo stesso tempo, sono anche i più copiati.
Sono un’invenzione Barilla (della “Mulino Bianco”) e, adesso, saranno sua sola esclusiva. Infatti, una causa molto particolare è stata vinta dall’azienda.
Almeno per il momento, non sarà più possibile creare biscotti cloni con lo stesso nome. Cerchiamo di capire cosa è successo.
I biscotti arrivano in tribunale
Al momento la battaglia legale è vinta. Ed è stata vinta contro alcune aziende produttrice che hanno avuto “la colpa” di produrre biscotti troppo simili a quelli della Mulino Bianco. I Pan di Stelle e gli Abbracci sono fra i biscotti più buoni mai esistiti e, al tempo stesso, sono anche fra i più copiati. E, insieme alle Gocciole, adesso non potranno esser prodotti da altre aziende se non di quelle sotto il marchio Barilla.
Sì, perché è stata proprio la Barilla a vincere la sua causa contro l’azienda “Tedesco” e i suoi biscotti (che hanno il marchio “Il borgo del Biscotto”). Secondo quanto riportato da “Il Giornale di Brescia”, una causa civile è iniziata la scorsa estate: da un lato c’erano i veri produttori dei Pan di Stelle e dall’altra quelli dei “Maramao, Amiconi e Gocciotti”, ovvero dei biscotti che si rifacevano a quelli originali della Mulino Bianco.
Il perché di questa causa? A rivolgersi al tribunale è stata proprio la Barilla, la quale aveva chiesto che alcuni dei biscotti prodotti proprio dalla Tedesco, fossero tolti dal mercato. Stando a ciò che descrive il tribunale, i biscotti della Tedesco non possono essere commercializzati perché “sarebbero copie di alcuni prodotti di Barilla”. Quest’ultima, infatti, detiene la registrazione del marchio e la proprietà.
Una battaglia legale “diversa”
Per questo motivo, e dopo l’arrivo della sentenza, da lunedì 5 febbraio, l’azienda Tedesco è stata costretta a sospendere la produzione dei suoi Maramao, Amiconi e Gocciotti (ricordiamo, simili ai Pan di Stelle, agli Abbracci ed alle Gocciole). Quelli che sono già in commercio o sono stati prodotti, potranno esser venduti fino ad esaurimento delle scorte.
È stata anche fissata una penale di 15 euro per ogni confezione che sarà prodotta o messa in commercio, che ne viola l’ordinanza. Ma non sono soltanto questi tre tipi di biscotti ad esser stati messi al bando. Ci sono anche altri 6 prodotti, le cui confezioni dovranno esser cambiate perché troppo simile al prodotto originale dell’azienda a priori produttrice.
Un caso che sembra non finire qui.