Il figlio dell’ultimo Re d’Italia si è spento oggi a Ginevra. Ignote le cause del decesso così come il luogo e la data dei funerali.
Il 12 febbraio avrebbe compiuto 87 anni. A diffondere la notizia la “Real Casa Savoia”.
Addio, Savoia!
Si è spento questa mattina a Ginevra a pochi giorni dal suo ottantasettesimo compleanno il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II ovvero l’ultimo Re d’Italia e padre di Emanuele Filiberto, personaggio TV ed attualmente proprietario di alcune squadre di calcio campane. Personaggio assai divisivo, Vittorio Emanuele fu al centro di diversi episodi di cronaca.
Questa la nota diramata dalla “Real Casa Savoia”:
“Alle ore 7:05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra. Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile”.
Personaggio divisivo
Malgrado l’aspetto sornione, la signorilità e un aplomb invidiabile, in vita Vittorio Emanuele è stato al centro di diverse vicende giudiziarie. In qualche modo il Principe è sempre riuscito a cavarsela e, in alcuni casi, ancora ci si chiede come sia stato possibile.
Il primo, e più famoso, caso riguarda la morte del giovane studente tedesco Dirk Geerd Hamer. Siamo nell’agosto del 1976. Per intimidire un gruppo di giovani rei di avergli rubato un gommone, Vittorio Emanuele imbraccia una carabina e si reca sulla barca sulla quale i ragazzi erano ospiti. Ne nasce una colluttazione durante la quale partono diversi colpi uno dei quali squarcia la carena del Mapagia, una barca che si trovava nei pressi, ferendo ad una coscia il giovane Dirk che morirà dopo ben 4 mesi di agonia.
A seguito di un processo viziato da tanti errori da parte di investigatori e accusa Vittorio Emanuele fu prosciolto dall’accusa di omicidio e si buscò soltanto sei mesi con la condizionale per possesso abusivo d’arma.
L’esilio
E di Vittorio Emanuele e, in realtà, di tutti i membri di sesso maschile della dinastia ci si ricorda anche per una cosa che ha un sapore antico ma che in realtà si è protratta fino ai primi anni del 2000: l’esilio.
All’indomani del Referendum che sancì la fine della monarchia in Italia, infatti, la famiglia Savoia fu condannata all’esilio. E infatti Vittorio Emanuele riuscì a rientrare in Italia solo nel marzo del 2003 dopo ben 57 anni di lontananza.