Mancano i farmaci ed alcuni sono dei salvavita. L’allarme oramai è chiaro e arriva direttamente dall’Aifa, sono 399 i farmaci carenti alcuni dei quali introvabili.
L’elenco dei farmaci non più disponibili, per cessata commercializzazione definitiva, si allunga ogni giorno di più aggiornato ogni settimana sul sito dell’agenzia per il farmaco.
Al momento sono circa 3.500 i farmaci carenti mentre sarebbero più di 400 quelli introvabili. Questi medicinali non verrebbero più prodotti in maniera definitiva.
Mancano i farmaci la situazione può diventare drammatica
Sono centinaia e centinaia ed aumentano di settimana ins ettimana i prodotti farmaceutici usciti fuori commercio. Il rischio è davvero enorme visto che alcuni medicinali sono degli autentici salva vita. L’allarme. infatti, non riguarda più solo i prodotti a base di enzimi pacreatici ma si allarga a macchia d’olio inglobando parecchi altri medicinali.
I numeri sono allarmanti e la situazione sembrerebbe, addirittura, poter peggiorare. I farmacisti non riescono più a garntire medicine per tutti i pazienti per i quali è a rischio, di conseguenza, la terapia.
Ciò che, però, sconcerta tutti quanti e crea ancora di più allarmismo è che la situazione non è più dovuta alla pandemia globale o al post pandemia, fase nella quale era giustamente ed anche naturale non riuscire a reperire certi prodotti.
Oggi la carenza di farmaci dovuta a stop temporanei, a problemi di fornitura o, addirittura, a farmaci che non vengono più prodotti, sembra essere diventata una norma. Il problema, infatti, è divenuto oramai ciclico, non ci troviamo più dinanzi ad una situazione momentanea, ad una emrgenza da fronteggiare in attesa che si ristabilisca la normalità.
Quello che accade, oggi, è la norma a ribadirlo è Roberto Tobia il segretario nazionale di Federfarma. La situazione che illustra Tobia sembra essere davvero catastrofica, un tunnel del quale non si riesce nemmeno ad intravedere la luce.
L’allarme degli esperti e possibili soluzioni
Mancano i farmaci, dunque, l’emergenza sarrebe dovuta alla crisi che, in questo periodo, sta vivendo l’intera umanità, forse nemmeno senza accorgersi. Crisi economica, conflitti bellici ed escalation in buona parte del mondo contribuiscono in maniera clamorosa alla mancanza di farmaci.
L’Europa, del resto, è giusto ricordarlo, dipende da altri paesi. I principi attivi contenuti nei farmaci, infatti, vengono prodotti in paesi come Cina ed India. Una situazione internazionale che sembra essere una bomba ad orologeria non favorisce di certo la situazione.
Dello stesso avviso di Tobia è anche Marcello Pani, il segretario della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici (Sifo). Il direttore della farmacia del Policlinico Gemelli di Roma, infatti, illustra come questa carenza di farmaci non sia dovuta a situazioni che possono capitare farmaci a scadenza di brevetto o superati.
La situazione che, prova a spiegare Pani, ha del drammatico, i farmaci introvabili, infatti, sono antibiotici, antitumorali, antidiabetici ed alcuni farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale.
Correre ai ripari non è sempre semplice. Si tratta, infatti, nella maggior parte dei casi di ricorrere a farmaci equivalenti o, da parte dei medici, sottoporre i pazienti a terapie alternative.
Sostituire un farmaco, del resto, solo perché questo è divenuto introvabile non garantisce affatto la riuscita della terapia, in molti casi, infatti, si tratta piuttosto di una toppa che i medici ed i farmacisti cercano di mettere per una situazione che, sicuramente, non dipende da loro.
