Sappiamo bene che un’alimentazione sana aiuta il nostro organismo, anche a difendersi dagli attacchi di agenti esterni patogeni.
I nostri organi vanno difesi sempre e comunque, anche attraverso l’alimentazione, e non solo con uno stile di vita sano.
C’è un organo, in particolare che va difeso più di chiunque altro. Scopriamo insieme qual è.
Alimentazione corretta per salvaguardare l’organismo
Ci sembrerà strano, eppure è così. Non è che il nostro corpo faccia preferenza fra un organo e l’altro, perché sappiamo bene che ognuno ha un suo compito e sono tutti indispensabili alla nostra vita e sopravvivenza. Ognuno di loro svolge un compito ben preciso ed atto al prosieguo della nostra vita.
Ma, se c’è una parte del nostro corpo che non sta bene, ne viene di conseguenza che, piano piano, tutto il resto del corpo non riesce più a funzionare bene. I medici ce lo hanno sempre detto: “Il corpo umano è come una macchina, come una catena di montaggio”. Ed effettivamente è così. Quindi, se un solo organo “non sta bene”, il nostro organismo non è più quello di prima.
Il cuore, il cervello…potremmo fare tutto l’elenco. Ma dobbiamo sapere che, anche se sono piccoli e, forse, non fondamentali quanto il cuore (ad esempio), ce ne sono altri che dobbiamo conoscere e mantenere vitali al tempo stesso. Uno di questi è il fegato. Fa parte dell’apparato digerente e, con la sua funzione di essere ghiandola, ci aiuta, da un lato a digerire i grassi e, dall’altro, è anche una riserva di glucosio, sotto forma di glicogeno.
Cosa può affaticare il fegato? In primis una dieta sbagliata. Alimenti sbagliati consumati con troppa frequenza, possono portare ad un sovraccarico del fegato e, quindi, a lungo andare, anche ad un incorrere in una grave patologia. Gli alcolici sono i primi che “abbattono” il fegato. Un bicchiere di vino ogni tanto non fa male, ma abusarne può portare a conseguenze davvero gravi per il fegato (e non solo).
Facciamo particolare attenzione al fegato
La dieta ideale per non affaticare il fegato non prevede delle rinunce, ma semplicemente un miglior bilanciamento di ciò che mangiamo. Partiamo dal fatto che, quotidianamente, dovremmo consumare alimenti ricchi di fibre, ad esempio iniziando la nostra giornata con una colazione a base di yogurt e cereali e, volendo (per chi la ama) aggiungere anche un frutto al mattino.
A pranzo e a cena, moderiamo il condimento: ad esempio, un piatto di pasta con sugo va bene, l’importante è non salarli troppo. L’eccesso di sodio espone il fegato allo sviluppo di fibrosi epatica e alla cicatrizzazione dei tessuti che lo compongono. Come secondo piatto, invece, prediligiamo il pesce al posto nella carne durante la settimana, alternandolo, accompagnandolo sempre con delle verdure, meglio se cotte al vapore o al forno.
