Omicidio di Casal Palocco: lo youtuber non andrà in galera | L’assurdo cavillo che gli ha evitato il peggio

Grazie al patteggiamento allo youtuber ventenne Matteo Di Pietro sono stati inflitti 4 anni e 4 mesi. Ma non farà neanche un giorno di carcere.

Le vetture coinvolte nell'incidente
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Nell’incidente tra il SUV guidato da Di Pietro e una Smart rimase ucciso il piccolo Manuel Proietti, di appena cinque anni.

Il patteggiamento

E dunque finisce con un patteggiamento la triste vicenda dell’incidente di Casal Palocco. Al ragazzo, il ventenne aspirante youtuber Matteo Di Pietro, sono state riconosciute tutte le attenuanti generiche.

La colpa di Di Pietro, secondo i pm, consiste nella “negligenza, imprudenza, imperizia” e “inosservanza delle norme sulla circolazione stradale, avendo tenuto una velocità eccessiva (Di circa 120 Km/h) su via Di Macchia Saponara in rapporto al limite imposto (50 km/h) e comunque non adeguata alle caratteristiche e alle condizioni della strada urbana percorsa ed all’approssimarsi ad una intersezione, non riusciva ad arrestare tempestivamente il veicolo ed andava a collidere travolgendola contro la parte laterale destra della Smart For Four che proveniva dal senso opposto di marcia ed aveva intrapreso, quando la Lamborghini era a circa 90 metri di distanza, una svolta a sinistra su via Archelao Di Mileto, e così cagionava la morte” del bambino”.

La vicenda

Per chi non ricorda la vicenda siamo a Casal Palocco (Roma) ed è il 14 giugno del 2023. Per una stupida sfida social il giovane Matteo Di Pietro, parte del gruppo “TheBorderline” si mette alla guida di una potente Lamborghini sfrecciando in pieno centro abitato.

Inevitabile l’incidente con una piccola Smart che viene totalmente travolta dalla Lamborghini. Nell’impatto perde la vita il giovane Manuel Proietti di appena cinque anni.

incidente Casal Palocco
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Perché Di Pietro non andrà in galera

Per capirlo bisogna spiegare il concetto di patteggiamento. Il patteggiamento è, nei fatti, un rito alternativo. Si tratta di un accordo tra imputato e pubblico ministero che riguarda la quantificazione della pena. Tale accordo può esistere soltanto se il giudice ritiene che ci siano i presupposti per giungere ad un accordo.

In pratica tramite questo accordo l’imputato rinuncia al suo diritto di avere un regolare e giusto processo ma, in cambio, riceve un cospicuo sconto di pena. In moltissimi casi l’imputato o non entra in carcere e si limita a pagare una multa o a svolgere una pena alternativa o gli anni di carcere sono inferiori rispetto a quanto il codice prevederebbe.

Quindi Di Pietro non è stato assolto ha semplicemente scelto una via alternativa a quella tradizionale. Non andrà in galera perché, viste le attenuanti, vista la giovane età e vista la pena esigua non è necessaria la reclusione.