Mangiare ad orario | Quello che dicono gli esperti sconvolgerà le tue convinzioni

Moltissime persone sono convinte che sia fondamentale consumare pasti ad orari fissi ed inderogabili. Ma sarà vero?

Ha senso essere fiscali sull’orario dei pasti? Foto Web Source

E’ una convenzione sociale o una reale necessità per il fisico? La risposta è semplice ma quasi nessuno la conosce.

Pane quotidiano

Tre? Cinque? Sette? Digiuno intermittente? Pasti liberi? Che gran confusione ruota intorno ad uno degli argomenti più importanti per noi: la nutrizione. Ognuno ha la sua teoria, ognuno ha il suo credo incrollabile. C’è chi pensa che sia necessario mangiare ogni tre ore, chi è fan sfegatato dei cinque pasti al giorno, chi addirittura predica il digiuno intermittente.

Una sola cosa è certa: il cibo è necessario alla nostra sopravvivenza ed alimentarsi correttamente è necessario per il nostro benessere fisico. Ma è davvero necessario organizzare i pasti secondo orari specifici ed inderogabili? La risposta è semplice ma in pochi la conoscono.

Tabella di marcia

E’ quindi necessario fissare degli orari per i pasti? La risposta è no! Fissare degli orari è soltanto una convenzione sociale o un’esigenza dettata dalla frenetica routine quotidiana.

Per esigenze organizzative è assolutamente normale che, ad esempio, scuole, ospedali, uffici abbiano un orario preciso per la pausa pranzo. Pensate al caos che si scatenerebbe in una scuola dell’infanzia se venisse concesso ad ogni bambino di mangiare quando ne ha voglia! O pensate a quante ore potrebbe durare l’orario di somministrazione dei pasti in un ospedale se ogni singolo paziente decidesse quando nutrirsi.

Si può quindi affermare che lo stabilire degli orari nasca da un’ esigenza di efficienza ed ottimizzazione. Ma se volessimo pensare soltanto al nostro benessere? Anche il nostro corpo ha degli orari?

Ascoltatevi!

La verità è che al nostro corpo dell’efficienza non interessa poi molto. Ogni giorno è diverso dal precedente, ogni momento della giornata ci presenta nuove sfide ed opportunità e di conseguenza il corpo può sentire il bisogno di nutrirsi a qualunque ora.

Non ha senso fissare degli orari precisi ed inderogabili per i pasti. Foto Web Source

La cosa migliore è quindi ascoltarsi. Se alle 12.00 non sentiamo lo stimolo della fame non dobbiamo costringerci a mangiare! Così come se durante il pomeriggio sentiamo il bisogno di mettere qualcosa sotto i denti dobbiamo trovare il tempo per farlo.

Impostare un programma alimentare che preveda, per forza, cinque pasti al giorno è sbagliato. A metà mattina o a metà pomeriggio noi potremmo tranquillamente non avvertire lo stimolo della fame ed è quindi inutile introdurre del cibo soltanto perché questo è ciò che è scritto nel nostro piano alimentare.

E stessa cosa dicasi per il raggruppamento dei pasti: se sappiamo, ad esempio, che nel pomeriggio ci sarà impossibile fermarci per uno spuntino possiamo mangiare di più a pranzo (senza esagerare e senza schifezze, mi raccomando!). Oppure se in un momento qualsiasi della giornata ci viene voglia di mettere qualcosa sotto i denti dovremmo assecondare questa voglia.

Il nostro corpo è una macchina perfetta, sa da solo cosa fare e quando farlo, dobbiamo semplicemente imparare ad ascoltarlo.