Truffa sull’olio d’oliva | É fatta ad arte. Ma hanno scoperto tutto. Pazzesco

Il Made in Italy è sempre più copiato al mondo. Ciò che ci chiediamo è: come è possibile distinguere falsi prodotti da quelli originali?

I prodotti più imitati sono quelli alimentari: dal formaggio, alla pasta, fino anche all’olio. Ed è proprio quest’ultimo l’oggetto della questione.

La truffa dell’olio d’oliva fatta ad arte | Ecco cosa è stato scoperto
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Come facciamo a distinguere un vero extravergine d’oliva da uno farlocco?

L’olio contraffatto

Domanda lecita alla quale è necessario dare una risposta: come è possibile distinguere un prodotto alimentare originale e certificato da uno finto? A quanto pare, non bastano più le certificazioni varie che attestano la provenienza del prodotto e la sua originalità. Chi produce prodotti finti, riesce a copiare anche quelli.

Ed allora…come fare? In questo momento, davanti alla crisi bellica che si affaccia alle porte dell’Europa, uno dei prodotti che scarseggia e che lievita nel prezzo, è l’olio. L’Italia è sempre stato fra i primi produttori dell’oro verde, ma ne importa anche. Ultimamente, sono stati tanti i sequestri e le segnalazioni, da parte dell’Europol, di falso olio d’oliva arrivato anche nel nostro Paese.

Solo nello scorso novembre le autorità hanno sequestrato 260.000 litri di prodotto contraffatto sia in Italia che in Spagna. E, poco meno di due mesi fa, a Roma un blitz effettuato in alcuni ristoranti, ha messo in luce come alcuni di questi usavano falso olio d’oliva. Come avviene la truffa?

La truffa dell’olio d’oliva fatta ad arte | Ecco cosa è stato scoperto
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Ecco come i truffatori “creano” l’olio d’oliva

Alcuni dei truffatori spacciano per olio d’oliva un classico olio di semi, sostituendolo nei contenitori prima della vendita. Usano delle tecniche molto sofisticate: l’olio di semi, di per se, è trasparente. Per questo, i truffatori optano per colorarlo con la clorofilla, aggiungendo anche delle sfumature verdi. Dall’altro lato, invece, usano i carotenoidi per ottenere sfumature gialle.

Così facendo, si ottiene un colore simile a quello dell’olio d’oliva e, anche se sembrano simili, rimangono grandi differenze fra i due tipi di olio.

In un’intervista a Euronews, il professor Servili, docente di scienze dell’alimentazione, afferma: L’olio di semi non ha sapore né odore, mentre l’olio di oliva non è mai insapore. Può essere più o meno dolce, amaro o piccante, ma non sarà mai insapore”.

Facciamo quindi, attenzione!