Caso Ferragni: Agcom non perdona | Vita difficile per gli influencer. Ora cambierà tutto

Nuove regole per influencer e creators . Tutto sta per cambiare. Il caso Ferragni ha fatto scuola. Non si potrà più sgarrare.

Il mondo influencer sta per cambiare. Foto Web Source

Criteri ben precisi e, soprattutto, massima trasparenza circa il tema spinoso delle sponsorizzate. Quello degli influencer diventa, finalmente, un vero lavoro.

Chiara ha fatto scuola

E’ stata lei a creare il concetto di influencer in Italia ed è da lei, o meglio, dal suo caso che il mondo degli influencer cambierà radicalmente. Grazie a Chiara Ferragni a breve il modo di fare imprenditoria digitale cambierà per sempre.

E non necessariamente questa cosa sarà un male! Ma andiamo con ordine. Per prima cosa è importante specificare che in realtà il mondo dei content creators un minimo di regolamentazione la ha già da almeno un paio di anni. E’ infatti da almeno un paio di anni che chi, attraverso post e storie, promuove la vendita di prodotti sui propri canali di interazione sociale (insomma sui socialdeve specificarlo attraverso un hashtag (sia esso #adv, #ad #sponsorizzato #partnership), pena una multa.

Camihawke, nota influencer, ha sempre utilizzato gli hashtag opportuni per segnalare le sue partership sponsorizzate. Foto Web Source

Se ci pensate è stato proprio un #adv ad “incastrare” la Ferragni, visto che tale hashtag è apparso proprio in didascalia ai post e alle storie nelle quali Chiara sponsorizzava l’ormai celeberrimo pandoro griffato. Fu proprio per la presenza dell’hashtag a far drizzare le antenne a Selvaggia Lucarelli spingendola ad indagare sulla faccenda dando di fatto il via allo scandalo mediatico più grande degli ultimi mesi.

Ma ci sono anche altre cose che, a breve, cambieranno.

Cosa cambierà

L’obiettivo è la trasparenza e l’onestà che si deve ai consumatori. Ad essere coinvolti dal cambiamento però non saranno soltanto i creators ma anche le aziende che li ingaggiano. In questo modo ogni operazione commerciale sarà totalmente alla luce del sole e si eviteranno nuovi casi Ferragni. Agcom sta dunque studiando un disciplinare da far seguire a tutti i soggetti coinvolti in operazioni commerciali.

Parallelamente però anche il governo nazionale sta studiando una legge ad hoc. Questa legge mira ad obbligare aziende e società a rendere pubbliche le cifre legate alle loro iniziative di beneficenza. Si sta decidendo se rendere obbligatorio specificare se un testimonial sia stato o meno pagato per la partnership.

Si sta anche pensando di far riportare la cosa sulla confezione del prodotto da vendere. 

Professione influencer

Ad essere onesti quello di influencer è già un mestiere. Chi svolge la professione regolarmente lo fa aprendo partita IVA e pagando le tasse. Inoltre, come già detto, è già da tempo che gli influencer (quelli seri, ovviamente) specificano sempre se percepiscono compensi per mostrare e sponsorizzare dei prodotti.

Tutto sommato la nuova regolamentazione può essere solo un bene per chi svolge seriamente la professione.