Non c’è pace per Chiara Ferragni! Dopo lo scandalo del Pandoro i brand la stanno abbandonando. Ce ne è anche uno ultra famoso.
Sembra proprio che non accenni a terminare la crisi nera in cui Chiara Ferragni è sprofondata da qualche settimana. Il popolo del web non l’ha ancora perdonata e i brand, di conseguenza, la stanno abbandonando.
Fine di un’era?
Crisi nera. Non ci sono altri modi per definire ciò che Chiara Ferragni sta vivendo in questo momento dal punto di vista lavorativo. Sembra proprio che questa volta il popolo dei social non sia disposto a perdonare “piccola Chiara”.
Del resto non è facile derubricare a semplice “errore di comunicazione” il fatto di aver percepito compensi per fare beneficenza. Sia chiaro, non è solo questo. Sicuramente la Ferragni non è stata la prima (e non sarà neanche l’ultima) a chiedere denaro per farsi testimonial di iniziative di beneficenza.
Quello che non le si riesce a perdonare è il fatto di aver mentito ai suoi followers e di aver fatto passare un’operazione meramente commerciale come uno sforzo collettivo di beneficenza. Il risultato? Sempre più followers la stanno abbandonando e sempre più brand hanno deciso di non collaborare più con lei.
Bye bye brand!
Ma quali sono i nomi dei brand che hanno deciso di non collaborare più con la Ferragni? Il più importante e famoso dei marchi che hanno deciso di rescindere il contratto già in essere con l’influencer è Coca Cola.
A quanto pare Chiara Ferragni sarebbe dovuta essere testimonial Coca Cola per tutto il 2024. Il primo di una serie di spot sarebbe dovuto essere messo in onda durante la settimana di Sanremo. Ma l’azienda ha fatto sapere di aver rinunciato all’accordo con l’imprenditrice digitale.
E sembra che la stessa cosa la farà a breve anche Monnalisa, un’azienda toscana che produce abiti per bambini. “Siamo un’azienda quotata in borsa e dobbiamo prima valutare con il nostro CDA il da farsi“, ha dichiarato a Repubblica Barbara Bertocci che di Monnalisa è la Creative Director.
I guai giudiziari
Intanto sul fronte delle indagini si sa che la Guardia di Finanza ha acquisito tutta la documentazione raccolta dall’Antitrust sul “Pandoro Gate“. Parallelamente a questo sta continuando ad indagare sulle uova di Pasqua e su ogni altra iniziativa di beneficenza dichiarata intrapresa dalla Ferragni negli anni passati. Si deve appurare se ogni volta che è stata usata la parola beneficenza lo si sia fatto correttamente.
Si sta indagando anche sul cachet di Sanremo che Chiara Ferragni ha dichiarato platealmente di voler donare integralmente a Di.Re. (Donne in rete contro la violenza) i suoi centomila euro di compenso. C’è da capire se questi soldi che, ricordiamolo, sono pur sempre soldi dei contribuenti, siano stati donati direttamente dalla RAI o siano prima passati per i conti dell’influencer.