È uno degli alimenti più utilizzati in cucina, sempre presente in dispensa nelle nostre case: stiamo parlando della farina.
Ma c’è un pericolo al quale dover fare attenzione. Di cosa si tratta? Cerchiamo di capire nello specifico.
Ci sono dei fattori esterni che possono rendere la farina pericolosa.
La farina…è in pericolo?
Sapevi che uno dei principali alimenti presenti nella dispensa della tua cucina può, se sottoposto a determinati fattori esterni, diventare pericoloso? Ebbene sì, questo è ciò che accade alla farina. Con lei prepariamo tante pietanze, anche basilari della nostra cucina: dalla pizza, al pane, alle focacce e, perché no, anche alla pasta.
Di solito, ne abbiamo in gran quantità in cucina, pronta per ogni evenienza, molto spesso la lasciamo anche aperta posta in contenitori. Ma siamo sicuri che questo mantiene intatta la sua qualità? O la pone a rischio? Cerchiamo di capire insieme.
Partiamo dal presupposto che, una volta aperta la farina, non bisognerebbe lasciarla così troppo tempo prima del suo successivo utilizzo. Bisogna prestare molta attenzione al fatto che una volta riaperta la sua commestibilità non venga compromessa e fare attenzione, anche, a molti insetti che potrebbero formarsi proprio in cucina e nei mobili della dispensa.
Attenzione alla dispensa
Da qui la domanda ovvia: come faccio a capire se posso ancora consumare la farina, una volta che è stata aperta? Attraverso un trucchetto molto semplice: stendiamo uno strato di farina sul tavolo, facendo in modo di capire se, al suo interno, se ci sono o meno degli insetti. Se la risposta è positiva allora bisogna gettare la farina, dato che risulta “contaminata”.
Il tutto sta in un altro elemento a sua volta semplice: quello di mantenere l’igiene degli ambienti dove si conserva la farina stessa. Facciamo quindi attenzione all’umidità che può formarsi nei mobili della dispensa e, soprattutto, conserviamo la farina in un contenitore sempre pulito e posizioniamolo in un ambiente fresco.
Sembra, in realtà, un’ovvietà ma non sempre ci rendiamo conto di quanto sia necessario e indispensabile, proprio per la nostra salute, preservare i luoghi dove conserviamo cibi e bevande. Basta poco in fondo…che ci vuole!