Ormai sono sempre più spesso i call center che ci chiamano, per offerte o anche semplicemente per dei sondaggi.
Educatamente cerchiamo di dire loro che non ci interessa ma, alcune volte, sono così convincente (al di là del fatto che ci interessi o meno cosa ci stanno offrendo) che ci chiedono anche delle informazioni specifiche.
Ecco a cosa dobbiamo stare attenti e cosa non dire mai. Cerchiamo di capire insieme.
Call center: quelle cose che non dobbiamo dire
Quante volte riceviamo le chiamate dai call center e quante volte vorremmo non rispondere perché sappiamo che ciò che ci offrono non ci interessa. Ma, dato che non chiamano più con quella dicitura “numero privato”, ma con numeri di cellulare, rispondiamo in modo automatico senza nemmeno accorgercene, come facciamo con qualsiasi telefonate arrivi sul nostro cellulare.
Ed ecco che ci troviamo a parlare, dall’altro capo del telefono, con un operatore che vuole offrirci qualcosa. In modo educato, cerchiamo (la maggior parte delle volte) di fargli capire che non abbiamo bisogno di nulla ma, nonostante tutto, riescono comunque a farci dire alcune informazioni sul nostro conto.
Ed ecco che qui dobbiamo stare davvero attenti. Ci sono 5 cose che, ai call center non vanno mai dette. Vediamo insieme quali sono e di cosa si tratta. Partiamo dal presupposto che non dobbiamo mai rivelare la nostra identità, dire il nostro nome e cognome. Molti call center poco trasparenti, infatti, cercano di fare “pesca a strascico”, ovvero di ottenere agganci e contratti da qualsiasi numero di telefono riescano a reperire. Spesso non sanno nemmeno chi stanno chiamando.
5 cose da non rivelare mai
Quando abbiamo un contratto con una compagnia seria (che sia telefono, luce, gas…), ogni contratto ha un codice. Quando veniamo contattati da call center dei quali non sappiamo niente, non dobbiamo mai fornire questo codice. Ricordiamo che, se l’operatore è davvero della compagnia con cui hai un contratto, lo conosce già! Perché dovremmo rifornirglielo di nuovo?
Non dare mai il nostro codice fiscale a nessuno, perché da lì possono facilmente arrivare ai nostri dati personali. Nei casi peggiori ci sono call center truffatori che cercano di stipulare contratti fasulli utilizzando tutti i dati possibili.
Stesso discorso vale per il codice IBAN ma anche per qualunque altro dato di pagamento. Non dobbiamo fornirlo a nessun call center. Ultima cosa, stiamo attenti anche alla cosiddetta “truffa del SI”: i call center fasulli, al nostro primo accenno di assenso, arrivano anche a farci stipulare contratti di cui noi non ne sappiamo nemmeno l’esistenza.
Facciamo molta attenzione!
