Ci vuole poco a cadere vittime di una truffa informatica. Puoi perdere tutto in pochi secondi. Ti insegniamo a proteggerti dallo spoofing.
E’ un crimine odioso che, però, non prevede risarcimenti. Per questo bisogna stare in guardia e difendersi.
Crimine odioso
Purtroppo il crimine non riposa mai e trova sempre nuove vie per far del male al prossimo. Ormai il truffatore medio ha capito che non conviene più fermare la gente in strada per truffarla o entrare nell’appartamento dello sprovveduto di turno.
Oggi si può truffare il prossimo stando comodamente seduti sul divano. Bastano un computer, buone conoscenze informatiche e aspettare che il malcapitato ci caschi. Risultato assicurato col minimo sforzo. Questa pratica di truffa online si chiama tecnicamente spoofing (dove spoof sta per inganno) ed è un crimine che non prevede risarcimenti. Sai perché? E, soprattutto, sai come difenderti? Continua a leggere e lo scoprirai.
Come funziona
Lo Spoofing consiste nell’invio da parte dei truffatori di mail, sms o vere e proprie telefonate. Il contenuto è simile: la banca vuole che clicchi su un link, Poste Italiane vuole che inserisci di nuovo i tuoi dati sul sito o c’è un figlio/nipote che ha avuto un terribile incidente ed ha bisogno che gli invii dei soldi cliccando su un determinato link.
Il filo conduttore è sempre legato ad un link sul quale cliccare. Cliccato sul link si accede ad una pagina web che richiede l’inserimento dei propri dati personali ivi compresi i dati dei propri conti bancari. Pochi click e ci si ritrova col conto in rosso.
Perché se vieni truffato non puoi essere risarcito
Smaltita la rabbia per aver subito una truffa ed archiviate la tristezza e il senso di impotenza quello che ci si chiede subito è come fare per poter riavere i propri soldi? Ebbene, purtroppo, con questo tipo di truffe è praticamente impossibile rientrare in possesso dei propri soldi.
Il perché è semplice da intuire: siamo stati noi a consegnare in pasto ai truffatori i nostri dati, la porta di accesso ai nostri conti gliel’abbiamo data noi. Per questo è impossibile poter ritornare in possesso dei propri soldi.
Come difendersi dallo Spoofing
Per quanto queste truffe siano fatte sempre meglio in realtà è abbastanza semplice proteggersi da esse. Basta avere alcuni piccoli accorgimenti per non rischiare alcunché.
Mai di fretta
Se ti arriva una mail o ricevi un sms o qualcuno ti chiama al telefono prenditi il tuo tempo! Se sei per strada mentre questo accade fermati, siediti e ragiona. Se sei in casa smetti di fare quello che stavi facendo e concentrati unicamente su ciò che sta accadendo.
Leggi bene
In genere è abbastanza semplice scoprire un tentativo di truffa informatica. Puoi capire se un messaggio è truffaldino, per esempio, dal modo in cui è scritto. In genere i messaggi di truffa sono alquanto sgrammaticati. Occhio anche a loghi ed immagini delle aziende: sono fatti bene ma non sono mai perfetti. E occhio anche ai link che vengono inviati: in genere sono strani perché o troppo corti o contenenti parole o caratteri strani.
Spoofing: le domande da porsi
Un’altra cosa utile da fare è riflettere: la tua banca, la posta, il tuo supermercato di fiducia i tuoi dati li hanno già! Quindi perché chiederteli di nuovo? E inoltre se tuo nipote o tuo figlio avessero davvero avuto un grave incidente non credi che a chiamarti sarebbero le forze dell’ordine? Idem per quanto riguarda i soldi da dare urgentemente ad un amico: non credi che se così fosse tuo figlio/nipote ti avviserebbe con largo anticipo e dal vivo?
Nel dubbio chiama
Se però dopo aver seguito tutti i punti precedenti continui ad avere dei dubbi fai la cosa più semplice di tutte: vai direttamente alla fonte! Quindi se la mail o il messaggio arrivano dalla tua banca contatta il servizio clienti, se ti arriva l’sms da parte del finto parente chiama direttamente il parente e se la voce che ti parla al telefono ti risulta troppo insistente o pressante saluta e chiudi la conversazione.