Il Pandoro è il re del Natale: le sue origini? Altro che Verona | Ecco chi lo ha veramente inventato

Un dolce tipico del Natale e del periodo di festa che stiamo vivendo. Ma sapevi che ha origini molto più antiche di quello che pensi?

La storia ci insegna sempre ad andare a ricercare, non solo la ricetta, ma anche l’origine di ciò che mangiamo e che portiamo in tavola.

Lo mangi ogni Natale | Ma sapevi che devi le sue origini ad un’epoca molto più antica?
photo web source

Probabilmente inventato dai Romani, solo molti secoli dopo il pandoro è diventato il dolce del Veneto più conosciuto in tutta Italia.

Il re dei dolci di Natale: la sua origine?

E’ il dolce che si consuma di più durante le Feste di Natale; è, come il panettone, il re delle nostre tavole a Natale. Ma ogni anno ci poniamo una domanda, alla quale in pochi sanno dare risposta: quando è nato il pandoro? Chi l’ha inventato?

Quando si pensa “all’invenzione” del pandoro, tutti concordano sulla città di Verona e sulla figura di Domenico Melegatti, pasticciere dell’omonima città. Ma, in realtà, potremmo andare ancora più indietro nel tempo e trovare le origini di questo buonissimo dolce, addirittura, in epoca romana.

Le notizie sono molto scarne. Le origini della ricetta sono da ricercare ai tempi dell’antica Roma: ne fa menzione, uno scritto minore che risale al I secolo d.C., ai tempi di Plinio il Vecchio. Questo piccolo documento cita un cuoco di nome “Vergilius Stephanus Senex”, che preparò un “panis” (un pane) con fiori di farina, burro e olio.

La preparazione di questo dolce doveva essere abbastanza diffusa in tutto l’impero, tanto da comparire in numerosi breviari di cucina e opere minori oggi perdute.

Lo mangi ogni Natale | Ma sapevi che devi le sue origini ad un’epoca molto più antica?
photo web source

Dall’epoca romana alla città di Verona

La ricetta pare derivi anche dal “pan de oro” che veniva servito intorno al XIII secolo sulle tavole dei nobili veneziani.

In effetti, se la confrontiamo con la ricetta ancora usata oggi, gli ingredienti non sono poi tanto cambiati: farina, zucchero, uova, burro, burro di cacao e lievito. Semplicemente, qualche ingrediente in più rispetto a quello dell’antica Roma.

Accanto alla versione dell’epoca Romana, si affianca anche quella della fine del 1800, dove il pandoro è visto come evoluzione di un altro dolce veronese, il “nadalin”. Nell’anno 1894, il pasticciere Domenico Melegatti depositò, all’ufficio brevetti della sua città, un dolce morbido e dalla caratteristica forma a stella a otto punte, opera dell’artista Angelo Dall’Oca Bianca, pittore impressionista di fine secolo.

Un dolce tipico del Natale: la sua presenza sulle nostre tavole è simbolo di festa. Un dolce buono, goloso che già gli antichi avevano imparato ad apprezzare.