Cervello e stimoli esterni | Ecco cosa accade pochi istanti prima della morte. Incredibile

È una delle domande più “strane” che ci poniamo, specialmente quando viene a mancare una persona cara: cosa accade al cervello prima di morire?

Qualcosa che si spegne o che continua a vivere anche ore dopo che il cuore si è fermato? Domande alle quali la curiosità ci spinge a rispondere.

Piano piano, un’attività che si spegne | Cosa accade al cervello pochi istanti prima della morte?

Una sorta di viaggio verso l’ignoto, ma che vale la pena di approfondire e rispondere.

Il cervello: cosa accade prima della morte

Diciamoci la verità, ce lo siamo chiesti tante volte specialmente quando qualcuno a noi caro passa a miglior vita: cosa succede al cervello poco prima della morte? C’è qualcosa che si spegne o, addirittura, qualcosa che, nonostante il cuore e le altre attività vitali siano definitivamente ferme, continua a vivere?

Ci sono segnali evidenti del declino delle forze cognitive prima della morte. Questo significa che il nostro cervello, che è quello che comanda l’intero organismo, piano piano interrompe tutte le sue funzioni, dalla perdita di coscienza, alla confusione mentale: sono loro le prime due manifestazioni di un lento declino.

Ma c’è qualcosa che, dal punto di vista scientifico, porta a capire che qualcosa sta arrivando verso la fine? Gli scienziati hanno osservato una vera e propria ultima sinfonia di attività elettrica cerebrale. Le onde cerebrali, che cominciano a diminuire.

Questo fenomeno, apparentemente paradossale, aggiunge un livello di complessità alla nostra comprensione della fine della vita. Ci sono sostanze chimiche, come la dopamina e la serotonina, che vengono rilasciate in modo disordinato e questo caos neurochimico contribuisce all’esperienza di visioni e pensieri confusi, spesso vengono riportati dai pazienti morenti.

Piano piano, un’attività che si spegne | Cosa accade al cervello pochi istanti prima della morte?
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Un’attività che si spegna piano piano

Piano piano, così facendo, il cervello si isola dagli stimoli esterni: la percezione sensoriale si attenua, i suoni si dissolvono, e le immagini svaniscono. Questo isolamento progressivo è un meccanismo di difesa del cervello per affrontare il processo di morte che sta per arrivare.

Anche il flusso sanguigno verso il cervello inizia a ridursi piano piano. Questo evento è il segno tangibile che il viaggio del cervello sta volgendo al termine. Le cellule cerebrali sono ormai prive dell’ossigeno e, per questo, iniziano a deteriorarsi, segnando la fine irreversibile della vita.

In realtà, questo processo cerebrale non è ancora stato del tutto spiegato. Non sappiamo dare, con certezza, il vero significato del fine vita. Ma la scienza continua a progredire per riuscire a darci quante più risposte in merito.