La storia di San Nicola non deve ricondursi solo a qualcosa di prettamente religioso. Dobbiamo anche affiancarci la vera e propria tradizione.
E quando raccontiamo ai bambini della storia di Babbo Natale, possiamo fare benissimo riferimento a lui.
Non sai il perché? Allora continua nella lettura del nostro articolo e capirai.
San Nicola: la leggenda di Babbo Natale
Quando pensiamo alla figura di Babbo Natale, la tradizione ci insegna, anche, che non dobbiamo immaginare o pensare solo all’uomo con la barba bianca ed il vestito rosso, che viene dalla Lapponia portando una slitta trainata dalle renne. La tradizione più comune riconduce quest’uomo anche alla figura di un Santo, San Nicola.
Certo, in molti ricordano la storia di San Nicola da Bari…e si domanderanno: “Cosa c’entra lui con Babbo Natale?”. Ecco qui spiegato l’arcano. Si tratta di una storia che si intreccia con la leggenda ma che, al tempo stesso, ci aiuta a capire una possibile similitudine fra il Santo e il concetto di fare dei doni per uno scopo.
Si narra, infatti, che il santo prima di essere ordinato vescovo abbia incontrato una famiglia nobile e ricca ma caduta in miseria. Il padre, vergognandosi dello stato di povertà in cui versava, aveva deciso di avviare le sue figlie alla prostituzione. Nicola, venutolo a sapere, decise di agire per salvare quelle ragazze.
Come salva le ragazze con i suoi doni
Si nascose e lasciò scivolare dalla finestra dell’abitazione dell’uomo tre palle d’oro. Nell’iconografia classica, grazie a questo dono, l’uomo poté far sposare le figlie e risparmiare loro l’onta della prostituzione. Ma chi era effettivamente San Nicola?
Nato da una ricca famiglia, rimane orfano da piccolo e, per questo, viene allevato in un monastero e, diventato prete, con la sua eredità faceva regali a tutti. La tradizione vuole che, la notte tra il 5 e il 6 dicembre, San Nicola visiti le case per portare doni e dolci, che solitamente vengono lasciati accanto al caminetto, in una scarpa o fuori dalla porta. Da qui, la sua similitudine con Babbo Natale.
Una figura che racchiude in sé il sacro ed il profano, ma che non lascia mai nulla al caso.
