E’ da tempo immemore che scioperi ed agitazioni sindacali hanno come giorno preferito il venerdì. E oggi ti spieghiamo il perché.
E, mi dispiace, ma la prospettiva del weekend lungo c’entra solo fino ad un certo punto.
Scioperi d’autunno
Cosa ti viene in mente quando leggi la parola “autunno“? A parte le foglie che cadono, le castagne sul fuoco e le giornate che si accorciano, intendo. Sciopero. A me viene immediatamente in mente la parola sciopero. Da che ho memoria ogni autunno in Italia ce se sono almeno due generali ed almeno uno a settimana indetto dalle categorie più disparate. E da che ne ho memoria gli scioperi, quelli che contano almeno, si concentrano in un solo giorno della settimana: il venerdì.
Ed è da anni che mi chiedo come sia possibile che tra i sette giorni di cui consta una settimana venga scelto sempre e solo il venerdì. Ho fatto dunque delle ricerche ed ecco ciò che ho scoperto.
Sciopero
Ma cosa si intende per sciopero? Lo sciopero (da exoperare per cui “smettere di lavorare“) è una astensione temporanea e collettiva dal lavoro. In genere uno sciopero può essere indetto da un sindacato o può essere organizzato in maniera autonoma da gruppi di lavoratori dipendenti. E si arriva allo sciopero quando le trattative con il datore di lavoro in merito a migliorie o rinnovo dei contratti non giungono a buon fine o si arenano. L’intento dello sciopero sta nel causare un temporaneo disagio alla collettività. Ciò serve per dare luce ad un problema. Far vivere il disagio a tutti per dimostrare che c’è chi un disagio lo vive tutti i giorni sul posto di lavoro.
Sempre di venerdì
Viste le premesse risulta un po’ più comprensibile capire il perché il venerdì sia il giorno perfetto per uno sciopero. Come detto l’intento è causare disagio generale interrompendo un servizio di pubblica utilità. Quindi se vuoi che funzioni devi collocare lo sciopero non solo in un giorno in cui sai che i lavoratori sono in servizio ma anche in un giorno in cui le città coinvolte dallo sciopero hanno massimamente bisogno di quei lavoratori.
Quindi se sto organizzando uno sciopero dei trasporti pubblici lo collocherò di venerdì perché il venerdì è notoriamente un giorno in cui la gente si sposta di più: è il venerdì che, ad esempio, nelle città turistiche arriva il maggior numero di turisti, è il venerdì che, spesso, si fanno commissioni, spesa, attività ludiche. Togliere la risorsa trasporto pubblico in una giornata del genere significa paralizzare le città. Perché, ovviamente, chi ha bisogno di muoversi prenderà la propria auto o altro mezzo di trasporto privato ed intaserà col traffico ogni angolo della città. Che è poi il senso dello sciopero: creare disagio per sollevare una questione.